Parlamento europeo approva risoluzione su Hong Kong. Verso il boicottaggio delle Olimpiadi

Di Dorothy Li

L’8 luglio il Parlamento europeo ha adottato una nuova risoluzione per condannare la repressione «senza precedenti» della libertà da parte del regime comunista cinese a Hong Kong e per chiedere il boicottaggio delle Olimpiadi di Pechino 2022, in risposta alle violazioni dei diritti umani.

La risoluzione urgente è stata approvata giovedì a stragrande maggioranza a Strasburgo, in Francia, con 578 voti a favore, 29 contrari e 73 astenuti.

Nell’atmosfera tesa tra il regime comunista cinese e l’Ue, questa risoluzione non vincolante mostra l’umore prevalente tra le aule del Parlamento, della Commissione europea e del Consiglio dell’Ue.

I membri del Parlamento Europeo (Mep) condannano «senza mezzi termini» la chiusura forzata del quotidiano l’Apple Daily, invitando il regime a rilasciare i giornalisti detenuti e i manifestanti a favore della democrazia «immediatamente e incondizionatamente», nonché a smettere di molestare e intimidire i media e i giornalisti.

La risoluzione, composta di 28 punti, ha anche chiesto ai governi di imporre ulteriori sanzioni, rifiutare gli inviti alle Olimpiadi invernali di Pechino 2022 e fornire visti di emergenza per aiutare i giornalisti e gli attivisti fuggiti dalla città a trasferirsi altrove.

Apple Daily ha pubblicato la sua ultima edizione il 24 giugno, dopodiché i suoi beni sono stati congelati e i dirigenti sono stati arrestati ai sensi della legge sulla sicurezza nazionale (Nsl) imposta da Pechino. La polizia di Hong Kong, nel raid di massa al quartier generale, ha arrestato il suo fondatore, il magnate dei media Jimmy Lai, che sta ora scontando un mandato di 20 mesi per il suo coinvolgimento nelle proteste a favore della democrazia del 2019.

I deputati hanno criticato la legge sulla sicurezza nazionale (Nsl) definendola «un assalto globale all’alto grado di autonomia, Stato di diritto e libertà fondamentali della città».

«Nel corso di un anno, la legge è stata applicata per smantellare completamente la società libera di Hong Kong su quasi tutti i fronti […] trasformando completamente il panorama politico e legale di Hong Kong e soffocando la libertà di stampa e la libera espressione di opinioni», afferma la dichiarazione.

La Nsl è entrata in vigore il 30 giugno 2020, e criminalizza accuse vagamente definite come sovversione, secessione e collusione con forze straniere. Considerando che la Nsl «viola completamente» la regola «un Paese, due sistemi», i deputati hanno invitato i membri dell’Ue ad «affrontare la Nsl come una priorità assoluta nell’agenda di tutti gli incontri Ue-Cina».

Il regime comunista aveva inizialmente accettato di lasciare che per 50 anni la città controllasse i propri affari interni, secondo l’approccio «un Paese, due sistemi». L’accordo venne raggiunto il primo luglio 1997, quando la sovranità dell’ex città coloniale britannica fu consegnata alla Cina. In molti ritengono che la legge sulla sicurezza nazionale violi l’accordo tra Gran Bretagna e Cina.

I deputati europei hanno anche esortato l’Ue e i 27 Stati membri ad attuare un «programma di scialuppa di salvataggio» per aiutare gli attivisti e i leader politici pro-democratici a vivere e lavorare nei rispettivi Paesi e per offrire documenti di viaggio di emergenza per i giornalisti, ora che le condizioni peggiorano e i diritti umani in città vengono sempre più a mancare. Hanno anche sottolineato che 128 persone sono state arrestate ai sensi della Nsl, delle quali 64 sono formalmente accusate e 47 sono attualmente in custodia cautelare.

La risoluzione chiede ai governi di rifiutare gli inviti dei rappresentanti del governo e i diplomatici cinesi a partecipare alle Olimpiadi invernali di Pechino 2022, «a meno che il governo cinese non dimostri un miglioramento verificabile della situazione dei diritti umani a Hong Kong». «Non dobbiamo farci un simbolo comunista nella mano», ha detto a Bruxelles l’eurodeputato tedesco Engin Eroglu, che aveva spinto per il boicottaggio delle Olimpiadi di Pechino. «Non smetteremo di parlare di questi temi qui in quest’Aula finché gli abitanti di Hong Kong dovranno combattere per la loro libertà», ha aggiunto, prima di concludere l’intervento.

Giovedì l’eurodeputata slovacca Miriam Lexmann ha dichiarato che «il Pcc sta sempre più peggiorando lo stato dei diritti umani, dopo il massacro di Piazza Tiananmen […] Il mondo libero non può stare a guardare e quindi, nel centenario del Partito Comunista Cinese, a parole come nei fatti, inviamo un messaggio forte: che stiamo con il popolo di Hong Kong, stiamo con tutte le vittime del terrore e oppressione del Pcc, e con persone amanti della libertà ovunque».

Per porre fine alle violazioni dei diritti umani, i deputati hanno affermato che verranno imposte misure più mirate, come sanzioni se necessario, per affrontare la repressione nella regione dell’estremo ovest dello Xinjiang e a Hong Kong.

L’Ue aveva in precedenza sospeso l’accordo globale Ue-Cina sugli investimenti a maggio, dopo le sanzioni imposte per le violazioni dei diritti umani nella regione dello Xinjiang.

I deputati hanno raccomandato di designare il primo luglio come «Stand with Hong Kong Day» (la giornata dello stare a fianco di Hong Kong) per sensibilizzare sulla situazione a Hong Kong.

Il 6 luglio è stato il Partito laburista britannico, (principale partito di opposizione nel Paese) a invitare il governo e la famiglia reale a boicottare le Olimpiadi del 2022, per la «persecuzione sistematica» degli uiguri, e se Pechino si rifiutasse di consentire un’indagine approfondita. Il primo ministro britannico Boris Johnson ha dichiarato che «sicuramente considererà» un boicottaggio diplomatico dell’evento il 7 luglio.

In risposta, il 9 luglio il portavoce del Partito Comunista Cinese (Pcc) Global Times ha minacciato che «chiunque sanzioni la Cina su Hong Kong riceverà ritorsioni implacabili». Nello stesso giorno il senatore irlandese Malcolm Byrne ha dichiarato a Epoch Times che il ministro dello Sport, Jack Chambers, ha confermato che l’Irlanda non invierà alcun rappresentante ufficiale del governo ai Giochi di Pechino, sperando che i giochi olimpici vengano spostati in un altro Paese «senza dover svantaggiare gli atleti».

 

Articolo in inglese: European Parliament Passes Resolution on Hong Kong Calling for ‘Urgent and Resolute’ Action

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