L’intento umano può essere impresso in una macchina, sostiene un fisico

L’universo è pieno di misteri che sfidano le nostre conoscenze. Nella sezione ‘Ai confini della realtà: Viaggio nei misteri della Scienza’ Epoch Times raccoglie storie che riguardano questi strani fenomeni per stimolare l’immaginazione e aprire possibilità ignote. Se siano vere o no, sei tu a deciderlo.

Il dottor William Tiller ha avuto una carriera prestigiosa e di successo nel mondo della scienza convenzionale. È stato presidente del dipartimento di scienza dei materiali ed ingegneria di Stanford nel 1996; ha pubblicato numerosi studi scientifici ortodossi in riviste soggette a peer review. Tuttavia, sentiva un fastidioso bisogno di studiare «quel tipo di roba che sembra strana».

Era attratto dagli esperimenti sulle abilità psichiche degli uomini condotti da scienziati sovietici. Sapeva che i suoi colleghi ritenevano l’argomento insensato, ma si è comunque chiesto, «Come potrebbe, l’universo, essere costruito in modo da permettere che questa roba che sembra strana coesista naturalmente con la scienza ortodossa di cui io mi sto occupando a Stanford con i miei studenti di dottorato ogni giorno?».

Si è quindi alleggerito il carico di lavoro alla Stanford, per avere tempo libero per la sua ricerca indipendente che avrebbe risposto all’importante domanda.

I suoi colleghi hanno cercato di fermarlo;ma il dott. Tiller era inarrestabile. «Ci sono state migliaia di persone negli ultimi 150 anni che hanno fatto delle cose notevoli e che vengono inseriti nella categoria della parapsicologia, che la scienza ha voluto nascondere sotto il tappeto perché i risultati non sono internamente coerenti con i loro risultati», ha detto. «Qualsiasi cosa che non corrisponde al loro tipo di risultati e alla metodologia usata per ottenere tali risultati, loro pensano che siano fesserie».

Ciò che Tiller ha scoperto, tuttavia, e persino il modo in cui l’ha scoperto, potrebbe provocare un cambio di paradigma di scala Copernicana.

Quando Epoch Times ha saputo che il dott. Tiller aveva sviluppato una macchina capace di trattenere ed emanare l’intenzione umana, lo abbiamo subito contattato per vedere come funziona.

Ma lui non sa, nello specifico, esattamente come funziona!

Ma sa che funziona. E allora come fa a sapere che funziona?

Prima di tutto, i suoi esperimenti mostrano che l’intenzione umana può cambiare in modo significativo il pH dell’acqua, sia aumentarlo che diminuirlo (senza alcuna aggiunta di materiale chimico) o variare la produzione di adenosintrifosfato (ATP) nelle larve di mosca della frutta (cosa che permette loro di maturare più rapidamente). Inoltre, ha mostrato che i soggetti del test possono dirigere la loro intenzione verso il suo Dispositivo di Incanalamento dell’Intenzione e il dispostivo può emettere l’intento mentale più tardi, avendo lo stesso effetto ma senza la presenza della persona che ha emesso l’intento. Quindi trattiene e libera l’intento. Funziona!

Ma se non ha un’idea completa di come funzioni, allora come è stato possibile che abbia creato uno strumento del genere, tanto per cominciare? Perché il dott. Tiller usa questo strumento e non, per esempio, un tostapane o una sveglia, o un qualsiasi altro strumento elettronico, per cercare di catturare una intenzione?

Stava lavorando su una ricerca che non ha a che fare con l’intento umano, ma con i suoi studi convenzionali. Questo dispositivo veniva utilizzato in questi studi per uno scopo più mondano. Per capriccio, Tiller decise di usarlo per i suoi esperimenti informali sull’intenzione, tanto per provare. Ed ha funzionato!

Ora la cosa si fa più strana. Senza che il dott. Tiller lo sapesse, questo non era il dispositivo che lui avrebbe dovuto usare per i suoi studi convenzionali. Un errore di costruzione gli aveva fatto capitare lo strumento sbagliato tra le mani. Quando poi ha ricevuto lo strumento per come doveva essere, senza errori, non funzionava come Dispositivo di Incanalamento dell’Intenzione. Nessun altro dispositivo che ha provato funzionava. Solo questo particolare dispositivo che gli era arrivato per errore e che ha deciso, così, tanto per, di testarlo con l’intenzione umana, funziona come Dispositivo di Incanalamento dell’Intenzione.

«Lo ritengo un errore divino», ha detto.

Dopo i suoi esperimenti informali, ha cominciato a fare della ricerca seria. È andato ben al di là del far variare i livelli del pH dell’acqua. Dice di aver aiutato a migliorare le abilità e l’integrazione di 34 bambini autistici grazie alle buone intenzioni emanate dal suo apparecchio. Ha riassunto alcuni dei risultati ottenuti dal dispositivo in una mail adEpoch Times:

1. Diminuita depressione e ansia per molte centinaia di persone, situate a circa 1500 miglia [più di 2.400 km] di distanza a p<0,001 [è un dato statistico; in questo caso significa che ci sono meno del 1 per mille di probabilità che si tratti di un caso ndr] per un periodo di otto mesi di osservazione.

2. Migliorate le abilità e l’integrazione per 34 bambini autistici sparsi nel mondo, e diminuita la depressione e l’ansia dei loro genitori a p<0,001 in un periodo di dodici mesi di osservazione.

3. Iniziato un esperimento per far abbandonare a 74 umani, situati negli Usa, l’abitudine di essere troppo duri nel giudicare sé stessi e per aumentare la loro compassione per sé e gli altri.

Il suo sviluppo dell’apparecchio è stato provocato da una coincidenza del fato. Ha utilizzato la meditazione per fare passi avanti nella sua comprensione sull’esistenza fisica dell’intento umano e su altri livelli di esistenza nell’universo. I suoi punti di partenza sono stati molto diversi da quelli della scienza ufficiale, ma, proprio come un ponte tra la scienza empirica e la roba strana, è andato avanti con indagini scientifiche più tradizionali.

Quando ha cominciato a studiare l’intenzione, ogni volta, prima della sua meditazione di un’ora giornaliera, si è concentrato sull’obiettivo di comprendere l’universo. Dopo gli venivano in mente nuove idee e poi valutava se tali concetti e idee violavano un qualche principio scientifico o qualche dato sperimentale. E ha scoperto che non li violavano.

LO SPAZIO VUOTO NON È VUOTO

Ha scoperto che lo spazio vuoto, che si ritiene comunemente, appunto, vuoto, è in realtà riempito di sostanze immensamente potenti che non possiamo vedere fisicamente. Il dott. Tiller ha scoperto che l’intento umano può agire su questa sostanza invisibile. Una sostanza intermedia fatta di particelle che lui chiama deltroni viene attivata e ha effetto sulle sostanze che possiamo vedere. Questo è il modo in cui lui può osservare e misurare l’impatto dell’intento umano su questa sostanza che altrimenti non può venire percepita.

Il potere nello spazio vuoto è immenso.

Il dott. Tiller ha spiegato: «Perché la meccanica quantistica e la teoria della relatività siano internamente auto-coerenti [la ricerca della coerenza tra meccanica quantistica e teoria della relatività è la più grande missione con cui i fisici teorici si sono scontrati da quando è emersa la meccanica quantistica], il vuoto fisico dovrebbe contenere 10^94 grammi equivalenti di energia per centrimetro cubo. Vuol dire che, se prendi un solo atomo di idrogeno, che è fatto di un protone e un elettrone e tutto il resto dell’atomo è ‘spazio vuoto’, se prendiamo solo quel volume di spazio vuoto… scopriremo di ritrovarci più di un trilione di volte la quantità di energia del vuoto rispetto a tutta l’energia elettromagnetica in tutti i pianeti, tutte le stelle e tutta la polvere cosmica nel raggio di 15 miliardi di anni luce».

Per riassumere, l’energia nascosta nello spazio vuoto, di un singolo atomo di idrogeno è grande quanto tutta l’energia elettromagnetica presente in qualsiasi cosa entro 15 miliardi di anni luce nel nostro cosmo. Inoltre, l’intento umano può agire su questa potente energia. Ma la scienza convenzionale lo vede solo come spazio vuoto.

Ha anche fornito un’analogia per illustrare cosa si può fare quando gruppi di persone sono coese, quando emanano un intento coerente: «Se osserviamo una lampadina da 100 Watt, vediamo che fa un po’ di luce, ma non tanta luce. È perché i fotoni che vengono emanati interferiscono in modo distruttivo l’uno con l’altro e questa riduce la quantità di luce. Ma lo stesso numero di fotoni che vengono fuori da essa in una unità di tempo, se potessero diventare coerenti in modo da… essere in fase tra di loro, allora la densità energetica o l’intensità che verrebbe fuori dalla lampadina, con lo stesso numero di fotoni per unità di tempo, sarebbe più grande della superficie del Sole».

«Le persone hanno il potenziale per diventare coerenti, e devono solo svilupparlo», ha detto. «Il potenziale è lì».

«Il nostro futuro è lì; questo spiega più o meno perché mi sentivo un po’ troppo anticonformista quando ho pensato di abbandonare quello che mi sembrava un futuro brillante per me stesso, allo scopo di fare questo. Ma questo è un futuro ancora migliore, per quanto ne so, per l’umanità intera».

Articolo in inglese: A Physicist’s View of Human Intention: It Can Be Imprinted Into a Machine
 
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