L’inquietante revival russo del lanciafiamme

La maggior parte degli eserciti del mondo ha abbandonato i lanciafiamme con l’idea che siano armi poco utili nelle guerre moderne e che non valgano la loro cattiva reputazione. Ma l’esercito russo è una delle rare eccezioni: considera il lanciafiamme un importante pezzo di armamento e ha tuttora reparti specializzati nel dare letteralmente fuoco al nemico.

Un recente rapporto dell’Esercito degli Stati Uniti (estratto da un’analisi completa sull’uso dei lanciafiamme da parte dei russi effettuata dall’Ufficio Studi militari esteri) sottolinea infatti come il lanciafiamme rimanga «una risorsa tattica importante a disposizione dei comandanti russi». 
Questo rapporto non ha un tono critico: spiega che, nel momento in cui altri eserciti stanno rivalutando il lanciafiamme, la Russia ne ha dimostrato «l’utilità nella guerriglia urbana e di montagna, per far saltare bunker ed eliminare la fanteria leggera». 

Inoltre l’Esercito russo ha trovato talmente utile l’impiego del lanciafiamme, che ha incrementato i reparti dotati di quest’arma, aggiungendo almeno quattro reggimenti specialisti nel 2014.

E se, da una parte, la Russia trova utile i lanciafiamme, dall’altra probabilmente sta considerando che anche altri eserciti inizieranno a farne uso. Il ragionamento è semplice: se un reparto è sotto attacco da parte di uomini armati che si trovano in un palazzo, ci sono due possibilità, o tentare una manovra rischiosa per far fuori il nemico, oppure dare direttamente fuoco all’intero edificio.
Per i russi, è preferibile la seconda opzione.

I russi vedono ancora il lanciafiamme come «un armamento collaudato capace di colmare alcune specifiche lacune strutturali delle forze armate russe». La Russia «sta sperimentando nuove forme e metodi» di fare la guerra – continua il rapporto – in situazioni di guerriglia urbana, come in Ucraina Orientale: «i combattimenti in città probabilmente continueranno a essere una priorità alta per la Russia, così come lo saranno [i reparti, ndr] lanciafiamme».

I REPARTI LANCIAFIAMME RUSSI

La Russia ha usato questo tipo di armi in Afghanistan e nella Prima e Seconda guerra cecena. Il rapporto spiega che la Russia avrebbe usato un nuovo tipo di lanciafiamme, l’MRO Borodach (un lanciafiamme di piccolo calibro per fanteria) in Ucraina nel 2013, e dei veicoli lanciafiamme in Siria.

Ma il lanciafiamme preferito dai russi è il Lanciafiamme di fanteria a Razzo, chiamato anche ‘Shmel’ o ‘Bumblebee’, un tipo molto diverso da quello usato nella Seconda Guerra mondiale: si tratta in sostanza di un lanciamissili che emette una nuvola infiammabile che viene poi accesa. Quando la fiamma parte dall’arma, risucchia tutto l’ossigeno che ha intorno, così da causare una «bomba di calore» con un esplosione «dalla potenza impressionante».

I danni causati dall’arma non sono solo quelli derivanti dalle fiamme: «il danno maggiore è quello causato dal vuoto creato dal risucchio dello ossigeno e dalla pressione conseguente all’esplosione», le cui conseguenze fisiche possono essere collasso dei polmoni e «gravi ferite interne».

La Russia impiega anche lanciafiamme più potenti montati su veicoli semoventi, noti come Sistema Lanciafiamme Pesante TOS-1, che i russi chiamano ‘Burattino’. A volte usano perfino queste armi al posto dell’artiglieria, nonostante abbiano una gittata minore e siano «sensibilmente meno precise».
Il TOS-1 è un arma devastante: i razzi termo-barici generano delle onde corte il cui effetto «è stato descritto come quello di un’esplosione nucleare».

La Russia sta facendo largo impiego di questi lanciafiamme pesanti in Siria.

IL TRAMONTO DEL LANCIAFIAMME

Quella del lanciafiamme è una lunga storia. Esistono dei disegni che mostrano come i Greci li usassero nei combattimenti navali nel I secolo A.C. e diversi altri eserciti – come quello bizantino – ne avessero appreso da loro l’impiego. E anche il testo militare cinese – approssimativamente datato 1040 A.C. – ‘Basi complete dei classici militari’ contiene diversi disegni di lanciafiamme.

Durante la Prima Guerra Mondiale, l’esercito tedesco è stato il primo a usare i lanciafiamme (esempio seguito subito da altre nazioni), che è stato usato anche nel secondo conflitto mondiale e in quelli successivi.

Gli Stati Uniti hanno smesso di usare i lanciafiamme nel 1979, non necessariamente per le orribili conseguenze del loro utilizzo, ma piuttosto perché considerati sorpassati. Alla fine degli anni 60 gli Stati Uniti avevano rimpiazzato i vecchi lanciafiamme con l’M-202 Lanciafiamme d’Assalto a Spalla, che era simile a quelli a razzo attualmente usati dai russi.
Il problema di questo genere di arma era che il soldato doveva indossare come zaino un serbatoio che poteva arrivare a pesare quasi 25 chili; il combustibile, poi, durava circa nove secondi, e i soldati erano molto rallentati dal peso, per cui diventavano un bersaglio facile.

Poco tempo dopo la dismissione da parte degli Usa, nel 1983, la Convenzione di Ginevra ha rivisto l’uso dei lanciafiamme, proibendone l’utilizzo in zone in cui siano presenti civili. Ciononostante, quest’arma non è mai stata del tutto proibita, e negli Stati Uniti si possono addirittura comprare in negozio dei lanciafiamme, a un prezzo relativamente basso e senza troppe difficoltà legali.

E anche in guerra il valore strategico del lanciafiamme non è mai del tutto svanito, come risulta dal rapporto che spiega come per l’Esercito Russo rimanga tuttora un’arma importante con cui equipaggiare i propri soldati.

 

Articolo in inglese: Russia Is Validating Flamethrowers for Modern Combat, Says Army Report

 

 
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