Le società di sicurezza ‘private’ cinesi, il nuovo strumento del Pcc

Di Antonio Graceffo

Secondo quanto riferito, il Partito Comunista Cinese (Pcc) sta espandendo la presenza delle sue società di sicurezza private all’estero, ponendo una nuova minaccia alla sicurezza.

Ci sono più di 7.000 società di sicurezza private (Psc) sotto l’Associazione per la Sicurezza Cinese e tra le 20 e le 40 di queste operano all’estero. Il Pcc dispone di società di sicurezza in Paesi dell’Asia centrale, dell’Africa, dell’America Latina e lungo il Mekong.

Alcuni dei nomi più grandi sono Huayuan Security Guard, DeWe Security (una filiale di Frontier Services Group, quotata a Hong Kong), Huaxin Zhongan Group e Anbang Save-Guard Group, quotata a Shanghai.

Pechino afferma che queste Psc vengono dispiegate all’estero per proteggere gli investimenti cinesi, in particolare quelli associati alla Belt and Road Initiative. Tuttavia, si teme che queste aziende siano collegate al Pcc e possano essere utilizzate per promuovere gli obiettivi di politica estera di Pechino.

Il Pcc sostiene che l’uso di società di sicurezza private all’estero è necessario perché la Cina, a differenza degli Stati Uniti, non dispone di una rete di basi militari all’estero. Pechino sostiene che il rapido dispiegamento  dell’Esercito Popolare di Liberazione (Pla) per affrontare i punti caldi internazionali e salvaguardare gli interessi cinesi o salvare i civili apparirebbe come un atto di sfida.

Di conseguenza, le società di sicurezza private colmano questo divario. Tuttavia, secondo la legge cinese, le società di sicurezza private devono essere possedute interamente o in maggioranza dal Pcc. Quindi il legame con il regime è indiscutibile.

Oltre a proteggere gli interessi cinesi, le compagnie militari private (Pmc) simili al Gruppo Wagner e alle Psc, forniscono ai politici mezzi di basso profilo per allungare il proprio potere senza ricorrere allo schieramento di truppe in uniforme. Ciò fornisce al governo una negabilità plausibile, nonché importanti risparmi sui costi, rispetto all’invio delle forze armate.

L’Annual Threat Assessment della comunità di intelligence statunitense, insieme alle analisi del Dipartimento della Difesa, in genere enfatizzano le capacità militari convenzionali della Cina. Tuttavia, il Pcc fa sempre più affidamento su forze non convenzionali per raggiungere gli obiettivi politici. La polizia armata popolare e la guardia costiera cinese, un tempo sotto il controllo congiunto del governo e dell’esercito, sono ora pienamente sotto l’autorità del Pcc e dispiegate all’estero.

La Milizia Marittima delle Forze Armate Popolari rappresenta un’altra forza irregolare caratterizzata dalla negabilità plausibile (cioè dalla possibilità di negare che i suoi atti abbiano a che fare con il regime, dato che è in teoria indipendente), che estende la portata del Pcc nel Pacifico.

La recente aggiunta dei Psc diversifica ulteriormente gli agenti non uniformi del Pcc.

Insieme, queste forze irregolari estendono significativamente l’influenza e la forza dell’Esercito Popolare di Liberazione (Pla), richiedendo un monitoraggio e una considerazione più ravvicinati da parte delle comunità di difesa e intelligence degli Stati Uniti.

Le società di sicurezza privata (Psc) cinesi sono state paragonate alle compagnie militari private (Pmc) del tipo Wagner, ma ci sono alcune differenze significative. Le Pmc come Wagner possono essere utilizzate per addestrare forze armate straniere e condurre operazioni di combattimento attivo. Le Psc, al contrario, svolgono operazioni di sicurezza continue, sebbene sia le Pmc che le Psc possano partecipare a conflitti armati durante una guerra o conflitti civili.

Le Psc cinesi stanno spostando sempre più la loro attenzione dalla fornitura di servizi di sicurezza e consulenza statici alla raccolta di informazioni e alla conduzione di sorveglianza. Due forze speciali di sicurezza cinesi, i guardiani della sicurezza d’oltremare e il gruppo Huaxin Zhongan, sono autorizzate a portare armi, cosa che alla maggior parte delle forze speciali di sicurezza non è consentito fare all’interno della Cina. Queste società sono specializzate nell’offrire scorte marittime alle navi cinesi nelle acque circostanti l’Africa. Operano da una rete di «basi logistiche marittime» posizionate strategicamente intorno al Golfo di Aden, al Golfo di Guinea e al Sud Africa.

Almeno altre due aziende cinesi, China Security and Technology Group e Hanwei International Security Group, sono certificate secondo il codice di condotta internazionale per i fornitori di servizi di sicurezza privati dell’International Code of Conduct Association. Ma anche le poche aziende cinesi che hanno ottenuto la certificazione internazionale restano indietro rispetto alle loro controparti europee o americane in termini di qualità.

Le Psc tendono ad assumere veterani del Pla, che generalmente hanno bassi livelli di istruzione e poca o nessuna conoscenza dell’inglese, con competenze altrettanto limitate nell’operare in un Paese straniero.

Il personale viene solitamente assunto su base temporanea per il completamento di una missione specifica. Di conseguenza, il turnover dei dipendenti è di circa il 65%: è difficile per il personale acquisire esperienza e migliorare.

Nel luglio 2016, i limiti delle Psc cinesi sono diventati evidenti quando 330 lavoratori cinesi si sono ritrovati bloccati tra le milizie rivali in Sud Sudan. Le unità del Pla nelle vicinanze in servizio di mantenimento della pace hanno delegato la missione di salvataggio a una Psc, DeWe. Ma dato che il personale di DeWe era disarmato, il processo di estrazione ha potuto iniziare solo una volta che le forze locali hanno messo in sicurezza l’area e sedato il conflitto.

La strategia diplomatica della Cina consiste nel presentarsi come un’opzione non colonialista all’ordine internazionale guidato dagli Stati Uniti. Inoltre, il Pcc afferma che la sua posizione è quella di non interferenza negli affari interni di altri Paesi. Per questo motivo, le Psc offrono una valida alternativa all’intervento del Pla, consentendo al Pcc di mantenere la sua farsa di non interferenza. D’altro canto, consentire alle Pmc o alle Psc di perseguire obiettivi militari viola l’ideologia fondamentale del Pcc, come ad esempio «il Partito comanda il fucile».

Inoltre, il leader cinese Xi Jinping ha visto come l’uso del Gruppo Wagner da parte del Cremlino si è rivoltato contro di loro quando il defunto leader Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha lanciato un tentativo di colpo di Stato contro Mosca. Di conseguenza, anche se si prevede che l’uso delle Psc da parte del Pcc aumenterà, si prevede anche che Pechino presterà attenzione, definendo gradualmente certi dettagli. Nel frattempo, Washington dovrebbe tenere d’occhio queste aziende fornendo al contempo un’alternativa statunitense.

 

Antonio Graceffo, Ph.D., ha trascorso oltre 20 anni in Asia. Si è laureato all’Università dello Sport di Shanghai e ha conseguito un China-Mba presso l’Universitò Jiaotong di Shanghai. Antonio lavora come professore di economia e analista economico cinese, scrivendo per vari media internazionali. Alcuni dei suoi libri sulla Cina includono «Beyond the Belt and Road: China’s Global Economic Expansion» e «A Short Course on the Chinese Economy».

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore e non riflettono necessariamente quelle di Epoch Times

Articolo in inglese: China’s Private Security Companies: A CCP Tool

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