L’antica arte cinese della produzione della carta

Il Libro delle Creazioni Celesti (in cinese Tian Gong Kai Wu) è stato pubblicato per la prima volta nel 1637, durante il decimo anno di regno dell’Imperatore Chongzhen della dinastia Ming. L’opera, scritta dallo scienziato Song Yingxing, è un capolavoro scientifico e tecnico completo dell’antica Cina, consiste di tre volumi, 18 capitoli e 123 illustrazioni, ed è stata tradotta in giapponese, inglese, tedesco, francese e russo.Vi sono registrate oltre 130 tecniche e attrezzature di produzione, che sono state usate fino ai tempi moderni.

Capitolo XII dal Libro Delle Creazioni Celesti (Tian Gong Kai Wu).
Nel capitolo XII del Libro delle Creazioni Celesti, si spiega come fare la carta con la corteccia d’albero: «Spogliare la corteccia del gelso da carta (in cinese  zhu shu), tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate. Se l’albero è vecchio, tagliare l’albero vicino alla radice e coprirlo con la terra: cresceranno rami nuovi che potranno essere utilizzati l’anno successivo.
Quando si fa la carta con la parte esterna, utilizzare 30 chili di buccia di eucalipto e 40 chili di nuove foglie di bambù. Immergerli in un largo recipiente creato appositamente, e farli bollire nell’acqua, dopo aver applicato un impasto di lime. Recentemente, quelli che vogliono risparmiare sui materiali usano solo sette decimi tra corteccia d’albero e bambù, e tre decimi di paglia di riso vecchia di due anni; se si usano correttamente le quantità dei componenti aggiuntivi, si può ottenere carta bianca lo stesso.

La carta ricavata dalla corteccia, se si strappa, mostra le fibre come fossero fili di cotone, quindi è stata chiamata carta di cotone (Mian Zhi). Strappare la carta con le fibre disposte orizzontalmente è molto difficile. La carta di qualità più alta viene usata per le finestre del palazzo dell’imperatore, incollata alla struttura lignea della finestra al posto del vetro. Questo tipo di carta viene chiamata appunto carta per finestre (Ling Sha Zhi), ed è prodotta nella prefettura di Guangxin, è lunga più di sette piedi e larga più di quattro».

Illustrazioni originali dal Libro delle Creazioni Celesti (Tian Gong Kai Wu). Taglio dei rami di bambù (destra); recipiente per la bollitura nell’acqua della corteccia d’albero insieme con altri ingredienti per creare la polpa di carta (sinistra).

«Uso di vari pigmenti: mescolare prima i pigmenti con la polpa della carta, invece di tingere la carta dopo averla preparata».

«C’è un altro tipo di carta il cui nome è Lian Si Zhi [approssimativamente: quattro pezzi collegati di carta, ndt], che comprende un tipo più bianco chiamato Hong Shang Zhi [carta rossa di alta qualità, ndt]. La carta usata dai funzionari per scrivere lettere all’imperatore è la Jie Tie Cheng Wen Zhi, anche questa fatta con corteccia, bambù e paglia di riso.

I vari tipi di carta ricavati dalla corteccia dell’ibisco (Mu Fu Rong) si chiamano tutti Xiao Pi Zhi [carta della corteccia sottile, ndt]. Non si conosce la materia di cui è composta la carta della provincia dello Henan, ma viene prodotta in grandi quantità e portata nella capitale. Quella ricavata  dalla corteccia del gelso (Sang Shu) si chiama Sang Rang Zhi, è molto spessa e resistente. Questo tipo, prodotta nella provincia dello Zhejiang è la più usata per raccogliere le uova del baco da seta, e viene usata solitamente per fare ombrelli e ventagli.

Per fare carta di maggiori dimensioni, occorre uno stampo talmente largo che servono almeno due uomini per sollevarlo, e per quella destinata alle finestre servono parecchi uomini. La carta per scrivere o dipingere viene immersa nell’acqua di allume, per evitare la formazione di lanugine. La parte frontale della carta, è appoggiata allo stampo (parte sotto la polpa), perché le particelle grosse tendono a galleggiare sopra la polpa [durante la cottura, ndt]».

Illustrazioni originali dal Libro delle Creazioni Celesti (Tian Gong Kai Wu). La polpa della carta messa sullo stampo (destra); rimozione del peso per pressare la polpa (sinistra).

«La carta della Corea si chiama Bai Zhui Zhi, ma non si sa quale materiale venga usato, [per la maggior parte è il gelso, nota dell’articolo originale]. In Giappone si dice che producano la carta senza l’uso dello stampo [informazione sbagliata, nota dell’articolo originale]; mettono la polpa di carta su una pietra scaldata, e la spazzolano delicatamente formando strati sottili: una volta asciugata, si forma istantaneamente un foglio di carta. Non è noto se anche in Cina e in Corea si usi questo metodo. La carta della città di Yongjia, si chiama Juan Jiang Zhi, e anche questa è ricavata dal gelso. La carta di Xue Tao Jian, provincia di Sichuan, è fatta con la corteccia e il succo del fiore dell’ibisco: è famosa per il colore, ma non per la sua qualità».


Illustrazioni originali dal Libro delle Creazioni Celesti (Tian Gong Kai Wu). Asciugatura dei fogli di carta (destra); fogli di carta definitivi dopo l’asciugatura (sinistra).

 

 
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