Case dritte alle banche con 7 rate scadute. M5S protesta, Pd nega

Si sa che il Movimento 5 Stelle ama fare opposizione anche in modo non ‘convenzionale’. I grillini questa volta hanno impedito la riunione della Commissione Finanza occupandone i corridoi, e la sera del 3 marzo si sono impegnati in una protesta davanti al Ministero dell’Economia. Il motivo, i soliti nemici: Renzi, l’Europa e le banche.

Il Movimento si sta battendo contro un decreto legislativo che darebbe alle banche il potere di assumere la proprietà di un immobile soggetto a mutuo (non solo le case) se il debitore paga in ritardo (o non paga) per sette mesi, anche non consecutivi. Il tutto senza passare da un tribunale. O almeno questa è la loro interpretazione.

Il deputato 5 Stelle Giuseppe l’Abbate, raggiunto al telefono mentre è ancora in corso la protesta al Ministero, sostiene che il governo Renzi si sia confermato «il governo delle banche», dopo una serie di precedenti come il famoso decreto Imu-Bankitalia. Ma dopo le proteste e la copertura mediatica del decreto, «sembra che vogliano cambiare qualcosa». Così dicono i grillini, mentre a Roma attendono di parlare con il ministro della Finanze Padoan dopo aver sentito il sottosegretario Baretta.

Il decreto legislativo in questione sarebbe attuazione di una direttiva europea. Tuttavia, non è l’Europa che chiede maggiore potere alle banche, secondo L’Abbate: «Il governo l’ha totalmente ribaltato», dice, creando i punti controversi sopra esposti. La direttiva europea, spiega il parlamentare, tutela invece i diritti dei debitori.

In realtà, per il governo, non si tratta di cambiare qualcosa: il Pd accusa il M5S di strumentalizzare la questione, e sostiene che i fatti siano ben altri. L’onorevole Giovanni Stanga (Pd), che è relatore del decreto, infatti risponde che saranno 18 (non sette) i mesi di inadempimento dopo i quali la banca potrà prendere possesso dell’abitazione. E questo solo se tale clausola verrà specificata nel contratto, cosa che andrà determinata nell’accordo tra banca e cliente (ma è opinione comune che in casi simili  la banca ha facilmente ‘il coltello dalla parte del manico’).
Inoltre il trasferimento della proprietà della casa alla banca porterà all’estinzione del debito, anche qualora quest’ultimo fosse maggiore del valore alla vendita della casa. Quindi, per il governo, i diritti aumentano, e non diminuiscono.

È stata «una messinscena, un atto gravissimo – così definisce l’occupazione dei corridoi il capogruppo Pd alla Camera Ettore Rosato – È inaccettabile che si impedisca a deputati e governo di entrare in Commissione». Il governo va a tutto campo contro il M5S, che accusa di aver fermato i lavori durante i quali i parlamentari avrebbero capito meglio il decreto. Ma per il M5S il Pd sta solo ritrattando dopo essere stato ‘scoperto’.

Attualmente, in caso di mancato pagamento del mutuo, si passa attraverso un procedimento giudiziario, ed è il tribunale a decidere il prezzo di partenza dell’asta. Tutto questo tutela maggiormente i diritti dei debitori, dice L’Abbate. Ma questi diritti sparirebbero con l’approvazione di questo decreto, che, in quanto tale, non passa nemmeno dal Parlamento, se non per un «parere consultivo» che «non serve sostanzialmente a nulla», sostiene il parlamentare. E chiarisce: «Non vogliamo contentini». Il decreto, dice, va cambiato completamente.

 
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