La meraviglia del monastero e della libreria di Strahov a Praga

Il monastero di Strahov è stato costruito intorno al 1143 a Praga, Repubblica Ceca dal vescovo di Olomouc Jindrich Zdík dopo il suo pellegrinaggio nella Terra Santa nel 1138.

Questa comunità prosperò con l’arrivo dei premostratensi dalla Germania: la loro apparizione portò con sé lo sviluppo di molti progetti architettonici, al monastero; partendo con la realizzazione di una basilica romanica, giungendo col tempo alla costruzione di conventi in pietra.

Il monastero ha resistito alla prova del tempo, persino dopo aver affrontato disastri e attacchi nel corso dei secoli. Ogni danno è stato rapidamente aggiustato grazie a un’attenta ricostruzione ad opera degli abati, come Jan Lohelius e Kašpar Questenberg, che oltretutto arricchirono con nuovi elementi l’eremo, come ad esempio giardini, un birrificio conventuale e pure diversi ampliamenti al paese, che includono l’edificazione dell’università di St Norbert nella Città Nuova di Praga, che divenne il luogo in cui i membri dell’ordine studiavano. Durante il 17° e il 18° secolo, molti altri abati proseguirono nel loro impegno a ristrutturare il convento a seguito dei vari periodi di guerra.

monastero di Strahov a Praga
La Cappella di San Norberto dell’Abbazia di Strahov, conserva le spoglie del Santo, che riposa sopra l’altare principale. (Foto gentilmente concessa dal monastero di Strahov)

Le peculiarità del monastero di Strahov

La Sala Teologica, parte della libreria di Strahov, fu costruita in stile barocco e completata nel 1679 dall’abate Jeroným Hirnhaim. L’aggiunta finale al complesso abbaziale è stata la progettazione della Sala Filosofica, creata in stile tradizionale dall’abate Václav Mayer, che l’ha completata tra il 1794-1797 circa. Non vi sono stati ulteriori cambiamenti importanti dopo questo periodo e le generazioni successive di abati hanno concentrato la loro attenzione su riparazioni esteriori minime e manutenzione.

La libreria della Sala Filosofica è stata resa accessibile al pubblico, secondo il volere di Mayer e ha svolto un ruolo notevole nella Rinascita nazionale ceca del 18° e 19° secolo, che risultò in un’epoca di consapevolezza e prosperità nazionale, fino alla conquista comunista negli anni cinquanta. Durante questo periodo, i Premostratensi sono stati espulsi e il monastero e le sue librerie sono stati trasformati nel Memoriale della Letteratura Nazionale e sottoposti ad un’approfondita ricerca archeologica.

Il monastero di Strahov è ritornato ai Premostratensi dopo la ‘Rivoluzione di velluto’ nel 1989 guidata da manifestanti anti-comunisti, che ha portato alla fine dello Stato a partito unico.

La basilica

Basilica del monastero
La basilica romanica del monastero di Strahov. (Foto gentilmente concessa dal monastero di Strahov)

La basilica romanica a tre navate è stata concepita come parte della Chiesa dell’Assunzione della Vergine Maria e fu considerata come uno dei primi ampliamenti al monastero nel 12° secolo. Fu ricostruita in stile Gotico, dopo un incendio nel 1258. Secondo il monastero di Strahov, il soffitto piatto in legno era stato sostituito da una cupola assieme ad altri cambiamenti strutturali. La chiesa andrà incontro a molti sviluppi architettonici nel corso dei secoli successivi, tra cui una trasformazione rinascimentale e più tardi una rivisitazione barocca.

Ora la navata (la parte centrale di una chiesa, che si estende dall’entrata principale fino ai transetti) è lunga 63 metri, larga 10 metri e alta 16 metri. In fondo si trova un grande altare in marmo. In più, sono presenti dieci altari laterali, situati su tutta la lunghezza della basilica. La volta della chiesa è decorata da motivi della Beata Vergine Maria dipinti da Neunhertz nel 1774, mentre le pareti della navata ritraggono affreschi che celebrano la vita di San Norberto.

La sala teologica

sala teologica e biblioteca
Sala teologica del monastero e biblioteca di Strahov, Praga, Repubblica Ceca. (Foto per gentile concessione del monastero di Strahov)

La struttura in stile barocco è ritenuta la parte più antica della libreria, con oltre 18.000 volumi di letteratura riposti verticalmente in scaffali di legno – che rievocano alla mente il concetto barocco di libreria, nel conservare i libri in posizione eretta. Da quanto riferito dal monastero, vi sono cartigli in legno incisi sopra ogni mensola, ricoperti da una sottile patina di oro. Queste decorazioni propongono illustrazioni che corrispondono direttamente alla tipologia di libro custodita nei ripiani sottostanti. Nella libreria sono rappresentati affreschi che riprendono proverbi biblici.

La sala filosofica

Sala filosofica del monastero
La sala filosofica nel monastero e libreria di Strahov. (Foto per gentile concessione del monastero di Strahov)

La seconda libreria è stata costruita verso la fine del 18° secolo, con il proposito di ospitare le nuove migliorie alla libreria. Realizzata in stile classico, vanta originali scaffalature in noce intagliate a mano. Il soffitto espone molteplici affreschi dipinti nel 1794 dal pittore viennese Anton Maulbertsch. Le immagini raffigurano lo sviluppo della scienza e della religione e il loro reciproco impatto. I motivi svolgono la funzione di ricordare che il fondamento della vera saggezza si trova nella religione. La progressione dell’umanità è narrata mediante le scene di figure importanti, tra cui Adamo ed Eva, Mosè, Noè, arrivando fino allo sviluppo della civiltà greca; l’arrivo dei filosofi, Socrate, Diogene e Democrito.

La libreria dispone di 42 mila volumi che abbracciano religione, medicina, matematica, filosofia, geografia, storia, astronomia e molto altro.

 

Articolo in inglese: Strahov Monastery and Library: An Ornate Relic Tucked Away in Prague

 
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