La copertura sull’origine del virus ha cambiato il corso della pandemia

Nonostante i migliori sforzi del dottor Anthony Fauci, il 66 percento degli americani adesso propende per un’origine da laboratorio del virus Covid-19. Ben l’86 percento dei repubblicani crede che la pandemia sia iniziata in un laboratorio cinese e persino la maggioranza (54 percento) dei democratici concorda.

Malgrado la campagna di Fauci contro la teoria della fuga da laboratorio e il silenzio dei media a riguardo, le crescenti prove che indicano una fuga da laboratorio sono evidenti da tempo. Il fatto che un coronavirus altamente inusuale con caratteristiche appariscenti a livello ingegneristico sia apparso alla porta d’ingresso dell’Istituto di Virologia di Wuhan, primo laboratorio al mondo per ingegnerizzazione di coronavirus, è sempre stata una rivelazione.

Allo stesso tempo, vi è stata un’evidente carenza di prove della zoonosi, o origine naturale. Le varie teorie portate avanti dai proponenti dell’origine naturale sono crollate tutte alla minima indagine. La teoria del mercato del pesce è crollata agli inizi quando anche il Partito Comunista Cinese (Pcc) l’ha rifiutata. La teoria del pangolino, secondo cui si presume che il virus Covid-19 sia stato trasmesso dai pangolini come ospite intermediario, è andata similmente in pezzi quando un giornale cinese ha ritirato la sua dichiarazione secondo cui gli scienziati hanno trovato una corrispondenza vicina per il Covid-19 nei pangolini. L’unica evidenza che è rimasta è che l’origine naturale si era vista in precedenza, specificamente con il virus Sars originario e con la Mers. Tuttavia, anche quell’argomentazione non resiste alle indagini, perché diversamente dal virus Covid-19, quei virus non erano pre-adattati per la trasmissione umana e poiché vi sono stati molte più perdite da laboratorio che eventi eventi zoonotici. La Sars originaria, per esempio, è fuoriuscita dai laboratori almeno sei volte.

Un gruppo di scienziati appositamente selezionato ha riferito a Fauci in una email del 31 gennaio 2020 (come anche durante una teleconferenza che è stata convocata frettolosamente il giorno dopo) che il virus è stato probabilmente ingegnerizzato. La ragione era molto semplice. Nessuno era in grado di spiegare la presenza di punto di scissione della furina nel virus Covid-19, un’anomalia che non è stata mai osservata in alcun betacoronavirus, il genere dei virus a cui appartiene il Covid-19. Uno degli scienziati selezionati da Fauci gli ha confidato privatamente: «Non so proprio come ciò possa avvenire in natura».

Tuttavia, invece di allertare la Taskforce sul Covid che il presidente Donald Trump aveva creato solo due giorni prima, il 29 gennaio 2020, Fauci – che era egli stesso un membro della Taskforce – si è imbarcato in una missione per insabbiare il possibile scenario della fuga da laboratorio. Le email che sono state di recente pubblicate dal Consiglio di Supervisione della Camera illustrano che Fauci ha incaricato questo gruppo di scienziati selezionati di redigere una pubblicazione «per smentire ogni tipo di teoria relativa a una fuga da laboratorio». Più tardi Fauci ha usato quella pubblicazione, Proximal Origin, per sostenere la sua falsa dichiarazione che il virus avrebbe indiscutibilmente avuto un’origine naturale. Fauci non ha mai divulgato che egli stesso ha commissionato la pubblicazione e ha persino dichiarato di non conoscere gli autori quando ha discusso della pubblicazione ad una conferenza stampa della Casa Bianca del 17 aprile 2020.

Fauci ha recentemente affermato al New York Times: «Ho dichiarato ripetutamente che dobbiamo mantenere una mente aperta sulle origini del virus e che le origini del virus dovrebbero essere il soggetto di uno studio scientifico continuo, approfondito e di mentalità aperta che segue i dati e le evidenze ovunque esse portano». Tale dichiarazione è palesemente incorretta. Ad esempio, il 9 febbraio 2020, Fauci ha dichiarato all’ex presidente della camera Newt Gingrich: «Beh, penso che infine, sappiamo che queste cose derivano da riserve animali. Ho sentito queste teorie di cospirazione e come tutte le teorie di cospirazione, Newt, sono semplicemente teorie di cospirazione».

Direttore del NIAID, Dr. Anthony Fauci, ascolta il presidente Joe Biden (fuori campo) discutere durante una visita al National Institutes of Health (NIH) a Bethesda, Maryland, 11 febbraio 2021. (Saul Loeb/AFP via Getty Images)
Il direttore del NIAID, Dr. Anthony Fauci, ascolta il presidente Joe Biden (fuori campo) discutere durante una visita al National Institutes of Health (NIH) a Bethesda, Maryland, 11 febbraio 2021. (Saul Loeb/AFP via Getty Images)

Anche se è incoraggiante che la verità sulla copertura da parte di Fauci stia cominciando ad arrivare ad un pubblico più vasto (Epoch Times ha per primo pubblicato questa notizia il 2 giugno 2021), ciò che non è stato ancora affrontato è il motivo per cui è importante. Una questione cruciale che è rimasta ampiamente ignorata è il fatto che il corso della pandemia sarebbe stato molto probabilmente differente, se Fauci non ne avesse coperto l’origine. Ciò perché la questione dell’origine non è meramente un problema di Fauci che cerca di lavarsi le mani dalle responsabilità della pandemia. È vero che Fauci ha eluso una moratoria sul lavoro con guadagno di funzione, esternalizzando gli esperimenti pericolosi ad un laboratorio straniero gestito dal Pcc. Ma, ciò che è più importante dell’incentivo egoistico di Fauci nel coprire l’origine della pandemia, è il fatto che le sue azioni hanno avuto un impatto tremendo sugli Usa e il mondo.

Coprendo la questione che il virus è stato adattato in precedenza per umana trasmissione – una circostanza che va di pari passo con l’origine da laboratorio – Fauci ha impedito ai funzionari sanitari pubblici di affrontare le realtà del nuovo virus in modo più diretto. Quelle realtà erano che, differentemente dai precedenti virus, il Covid-19 era estremamente contagioso e trasmissibile senza alcun adattamento. Non vi era alcuna necessità di un periodo di adattamento visto che il nuovo virus era già perfettamente adattato. Questo vuol dire che nessuna delle usuali pratiche sanitarie pubbliche e misure di attenuazione, come tracciamento dei contatti, igiene delle mani, disinfezione, mascherine o la distanza fisica è particolarmente efficace nel placare l’epidemia. Il tracciamento dei contatti, che Fauci ha spinto senza sosta, era uno sforzo particolarmente dispendioso. Il virus era semplicemente troppo efficace nell’infettare gli uomini.

Come ammesso tardivamente dalla consigliera di Trump sul Covid, Deborah Birx, nel 2022, il virus «è uscito dalla scatola pronto per infettare». Questa osservazione è sostenuta da uno studio del maggio 2020 che ha osservato come il Covid-19 si lega bene agli uomini in confronto agli animali. Lo studio ha scoperto che il Covid-19 era «completamente ottimizzato dal primo giorno senza la necessità di evolversi» e si attaccava meglio nelle cellule umane che in ogni animale, compresi i pipistrelli.

Questo era davvero insolito. Normalmente i virus impiegano del tempo per apprendere come infettare gli umani e, di conseguenza, come trasmettersi da uomo a uomo. Si può immaginare come se i virus fossero delle chiavi che possono aprire le cellule nei pipistrelli ma non di altre specie. Tuttavia, quel Covid-19 che poteva facilmente sbloccare le cellule umane ma aveva difficoltà con altre, comprese le cellule del pipistrello, era completamente fuori dall’ordinario. La ragione per cui l’insorgere della Sars e della Mers sono state facilmente contenute, con delle morti combinate totali in tutto il mondo di 1.500, è perché quei virus non erano adattati già in precedenza per gli umani. La chiave non corrispondeva.

Basandosi sulla falsa premessa che il Covid-19 era semplicemente come la Sars, molti esperti sanitari hanno sottovalutato il nuovo virus. Non una singola persona negli Stati Uniti è deceduta di Sars. Infatti, solo otto persone, di cui tutte hanno viaggiato all’estero, hanno mostrato tracce di virus.

Illustrazione di anticorpi (a forma di y) rispondono ad un’infezione con il nuovo coronavirus Sars-CoV-2. (Getty Images)
Illustrazione di anticorpi (a forma di y) che rispondono ad un’infezione con il nuovo coronavirus Sars-CoV-2. (Getty Images)

Mentre a i professionisti sanitari ordinari non è stata detta la verità e hanno dovuto lavorare sulla base di false ipotesi, Fauci sapeva agli inizi del febbraio 2020 che il nuovo virus era ottimizzato per gli umani. Il 10 febbraio 2020, solo un giorno dopo che Fauci ha detto a Gingrich che la perdita da laboratorio era una teoria di cospirazione, gli autori scelti da Fauci sul Proximal Origin si sono scambiati email tra di loro, dichiarando che il virus «sembra essere stato pre-adattato per la diffusione umana dagli inizi» e che ci potrebbe essere stato un «rilascio involontario, seguito da adattamento tramite selezione in vitro all’istituto a Wuhan». Un autore ha aggiunto «Data l’ampia portata della ricerca sul CoV del pipistrello perseguita [all’Istituto di Virologia di Wuhan, ndr] e il luogo di emergenza del primo caso umano, abbiamo un’evidenza circostanziale da incubo, che va considerata».

Tra l’evidenza di circostanza vi era il fatto che l’Istituto di Virologia di Wuhan aveva in previsione di inserire siti di scissione della furina nei virus Sars. In altre parole, il laboratorio aveva un progetto per sviluppare il Covid-19. Come parte di tale processo, i nuovi virus sarebbero stati perfetti per la trasmissione umana con un passaggio seriale in topi umanizzati, ovvero topi geneticamente ingegnerizzati con cellule che imitano quelle umane. In una email del 4 febbraio 2020, Fauci ha espresso la sua sorpresa per il fatto che apparentemente la prima bozza di Proximal Origin faceva riferimento a «Un passaggio seriale in topi ACE2-transgenici», lo scenario preciso riconosciuto privatamente tra gli autori di Proximal Origin. Quella parte, poi evidenziata da Fauci, non è presente in alcuna versione pubblica di Proximal Origin.

Nella sua versione pubblica, Proximal Origin dichiara che i suoi autori «non credono che sia possibile alcun tipo di scenario, per il quale la spiegazione sia un laboratorio». Questa dichiarazione è palesemente incompatibile con le osservazioni tenute in privato del gruppo di Fauci.

Tra il periodo in cui Fauci ha commissionato la pubblicazione di Proximal Origin del primo di febbraio e la sua pubblicazione più tardi nello stesso mese, gli autori hanno condiviso le bozze con Fauci. Lo hanno ringraziato per il suo «consiglio e guida» nel mettere insieme la pubblicazione.

Se Fauci avesse riferito alla Taskforce sul Covid di Trump la verità ai primi del febbraio 2020, secondo cui il virus era stato adattato in precedenza per la trasmissione umana, che era dunque estremamente virulento e che si sarebbe propagato inevitabilmente tra le popolazioni, la risposta al Covid avrebbe somigliato molto probabilmente alla Great Barrington Declaration, emanata il 4 ottobre 2020, da Dr. Jay Bhattacharya, Dr. Martin Kulldorff e Dr. Sunetra Gupta.

Da sinistra, Martin Kulldorff, professore di medicina presso la Harvard Medical School, Sunetra Gupta, professoressa di epidemiologia teoretica presso la University of Oxford e Jay Bhattacharya, professore di medicina presso la Stanford University, presso la American Institute for Economic Research nel Massachusetts il 3 ottobre 2020. (Gentile concessione del The American Institute for Economic Research)
Da sinistra, Martin Kulldorff, professore di medicina presso la Harvard Medical School, Sunetra Gupta, professoressa di epidemiologia teoretica presso la University of Oxford e Jay Bhattacharya, professore di medicina presso la Stanford University (Gentile concessione del The American Institute for Economic Research)

La proclamazione ha denunciato l’impatto dannoso per la salute mentale e fisica dei lockdown e altre politiche da pandemia. Ha raccomandato di concentrarsi a proteggere i vulnerabili. Inoltre ha proposto che i non-vulnerabili per via dell’età e comorbidità avrebbero dovuto continuare a svolgere la loro vita normalmente, compreso l’andare al lavoro, fare sport, andare ai ristoranti e negozi, come anche tutte le altre attività che i lockdown hanno limitato. La proclamazione in più ha affermato che una volta che la stragrande maggioranza della popolazione avesse sviluppato l’immunità naturale tramite infezione, tutta la società avrebbe goduto di protezione tramite immunità di gregge. Contrariamente alle dichiarazioni secondo cui né Fauci né alcun altro sapeva molto sul Covid-19 prima che i lockdown fossero stati imposti a metà marzo 2020, Fauci sapeva dell’estremamente insolito sito di scissione della furina, che il virus era pre-adattato per la trasmissione umana e che gli anziani erano più a rischio di sviluppare gravi sintomi dal virus.

Mentre la Great Barrington Declaration è stata attaccata aggressivamente e censurata da attori governativi come Fauci e l’ex direttore dell’Istituto Nazionale Sanitario (NIH) Francis Collins, il percorso spinto dalla proclamazione è quello con cui il Covid-19 è stato infine superato. Quasi tutti hanno preso il virus, in alcuni casi molte volte. Questo era inevitabile alla luce del fatto che il virus era già adatto all’infezione umana. Sfortunatamente, gli scienziati responsabili della risposta al coronavirus di Trump hanno insabbiato questo fatto e altri sono stati silenziati dai social media e in altri modi.

A parte il far assumere al Pcc le sue responsabilità a livello finanziario, il reale significato del nascondere l’origine da laboratorio è che, se non fosse stato per la falsa narrazione di Fauci sull’origine naturale, avremmo probabilmente evitato una miriade di misure di contenimento distruttive e futili.

Sappiamo come le cose sarebbero andate perché un Paese ha invertito la rotta e non è sprofondato con il fatidico percorso da lockdown. Quel Paese è la Svezia, dove i funzionari della Sanità pubblica non hanno falsamente dichiarato che il virus avrebbe potuto essere contenuto e dove la vita ha proseguito normalmente. Il risultato per la Svezia è stato molto positivo. Con un valore del quattro percento, la Svezia ha le più basse morti in eccesso negli ultimi tre anni rispetto ad ogni altro Paese in Europa. Nella maggior parte dei Paesi da lockdown, il numero di morti in eccesso è superiore al 10 percento. In Bulgaria, è il 20 percento. Tenendo aperte le scuole e l’economia, la Svezia ha inoltre evitato il danno collaterale che vediamo dappertutto.

 

I punti di vista espressi in questo articolo sono le opinioni dell’autore e non riflettono necessariamente i punti di vista di Epoch Times.

Articolo inglese: How COVID-19 Origin Cover-up Changed the Course of the Pandemic

NEWSLETTER
*Epoch Times Italia*
 
Articoli correlati