I soldi russi che ‘comprano’ Londra

È difficile che il Regno Unito rimanga deciso nell’opposizione a Mosca, se dietro vari asset britannici si nasconde capitale russo, riciclato mediante gli istituti finanziari londinesi. Questo il problema fatto rilevare lunedì da un comitato parlamentare britannico.

A seguito della caduta dell’Unione Sovietica, il denaro russo è circolato in notevoli quantità nel centro finanziario britannico. E tuttora gli oligarchi e i funzionari dell’ex Paese degli zar amano particolarmente Londra come meta delle loro lussuose vacanze.
Ma, in particolare dopo l’avvelenamento di un’ex spia russa in Inghilterra, la Gran Bretagna ha rivolto toni duri contro Mosca, ritenuta responsabile dell’assassinio.

Il Cremlino nega ogni coinvolgimento. Ma un rapporto del Comitato per gli Affari Esteri del Regno Unito ha concluso che i soldi russi stanno impedendo alla nazione di opporsi a Mosca, contribuendo a sostenere gli sforzi di Vladimir Putin nientemeno che per la «sovversione del sistema internazionale basato sulle regole».
Tom Tugendhat, presidente del Comitato, ha dichiarato che «la portata del danno che questi ‘soldi sporchi’ possono provocare nei confronti degli interessi esteri del Regno Unito, sovrasta i benefici derivanti dalle transazioni russe nella City».
«Non vi è nessuna scusa per cui il Regno Unito dovrebbe far finta di nulla, mentre i cleptocrati e i violatori dei diritti umani del presidente Putin usano soldi riciclati a Londra, per corrompere i nostri amici, indebolire le nostre alleanze e sminuire la fiducia nelle nostre istituzioni».

Tra le soluzioni proposte dal Comitato parlamentare, c’è quella di collaborare con gli alleati per ostacolare l’emissione di titoli russi (che non sono soggetti a sanzioni) mediante le banche, che sono oggetto di sanzioni.

La Gran Bretagna, infatti, non ha digerito per nulla l’avvelenamento dell’ex agente russo sul proprio suolo. Tanto che ha convinto numerosi Paesi, tra cui gli Usa, a espellere i diplomatici russi; e promette ulteriori azioni per rafforzare le sanzioni contro Mosca.

Secondo il Comitato, tuttavia, bisogna agire soprattutto all’interno, sanzionando gli individui che permettono alla Russia di piazzare debito sovrano a livello internazionale con l’aiuto di enti sanzionati: «L’impiego di Londra come base per gli asset corrotti di individui legati al Cremlino, è chiaro ormai che sia legato a una strategia russa più ampia – afferma il rapporto del Comitato – E questo reca implicazioni per la nostra sicurezza nazionale».

 

Articolo in inglese: Russian ‘Dirty Money’ Flowing Through London Damages Britain, say Lawmakers

Traduzione di Vincenzo Cassano

 
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