I bambini che comprendono le emozioni diventano sempre più attenti

Articolo delle professoresse Maria von Salisch, docente di Psicologia dello Sviluppo alla Leuphana University e Susanne A Denham docente di psicologia alla George Mason University.

 

Che cosa succede nella mente dei bambini quando sembra stiano sognando a occhi aperti o quando semplicemente sembrano distratti? Uno studio recente condotto dalla sottoscritta e della mia coautrice Susanne A Denham dimostra che i bambini disattenti talvolta sono assorti nel cercare di comprendere le emozioni dei propri genitori, fratelli, insegnanti e amici.

I bambini piccoli hanno un vitale interesse nel capire quali emozioni queste persone stiano provando nel loro piccolo mondo sociale, rispetto a sé stesse e agli altri. Allo stesso tempo cercano anche di sapere perché facciano così e se le manifestazioni emotive siano ‘vere’ o ‘false’.

Abbiamo scoperto che i bambini che hanno una migliore conoscenza delle emozioni non hanno bisogno di farsi queste domande. Essi sono liberi di porre attenzione ai propri partner sociali, al gioco e all’apprendimento accademico, assieme a molte altre cose.

PERCHÈ E’ IMPORTANTE CONOSCERE LE EMOZIONI

Il progetto di ricerca Elefant – dall’abbreviazione inglese di «L’apprendimento emozionale è fantastico» – ha intervistato 261 bambini da 33 scuole materne nella Bassa Sassonia, uno stato nella Germania del Nord, così come i loro insegnanti e genitori.

Sono stati condotti due studi separati, in un intervallo di 14 mesi. Lo studio ha testato la «conoscenza emozionale» dei bambini: cioè, la loro capacità di identificare le espressioni facciali delle emozioni e le situazioni tipiche che danno luogo alle emozioni, come ad esempio la felicità quando si riceve un regalo di compleanno.

È stata inclusa anche la conoscenze delle strategie per il controllo delle proprie espressioni emotive. Un ulteriore elemento è stata l’intuizione a lento sviluppo cui le persone spesso rimandano tramite le loro emozioni, poiché valutano le situazioni alla luce delle loro credenze e propensioni.

Oltre a questo nei bambini sono state testate le autoregolamentazioni dei propri comportamenti, le loro capacità di memoria e le loro competenze linguistiche.

I bambini, in particolare i maschi, quando provengono da un basso status socio-economico e non capiscono il linguaggio complicato di solito tendono ad avere più problematiche di attenzione rispetto agli altri. Lo studio Elefant ha dimostrato questi risultati.

Inoltre si è scoperto che i bambini con una migliore comprensione delle emozioni hanno meno problemi di attenzione in futuro, anche dopo che tali fattori demografici fossero stati presi in considerazione.

In realtà i bambini che fin da subito comprendono meglio le emozioni tendono poi a modellare le loro capacità di attenzione in maggior misura rispetto a quelli che inizialmente non capiscono le emozioni proprie e altrui.

CHE COS’È LA ‘CONOSCENZA EMOZIONALE’?

Con il progredire della propria capacità di comprensione emozionale, i comportamenti di noi stessi e degli altri diventano più prevedibili. Questo, a sua volta, assorbe minor attenzione e favorisce un utile comportamento. Porta anche a positive relazioni sociali e risultati accademici.

Per di più questi «analfabeti emotivi» tendono a nutrire sentimenti più negativi perché credono che gli altri gli possano recare danno. Di solito tendono a diventare arrabbiati, aggressivi e ad avere rapporti meno produttivi con insegnanti e coetanei. Anche i risultati accademici spesso vengono compromessi.

IMPLICAZIONI PER BAMBINI CON ADHD

Questa ricerca si espande anche su precedenti studi, relativi allo sviluppo dei problemi di deficit di attenzione (Adhd) nei bambini. L’assunto comune di ricerca è il fatto che i deficit di memoria, attenzione e inibizione siano sommariamente collegati alle funzioni esecutive, spiegando in parte i sintomi della Adhd.

Con il nostro studio abbiamo scoperto che, rispetto a fattori come la demografia e il funzionamento esecutivo, la conoscenza emozionale dei bambini fornisce una migliore spiegazione del loro controllo dell’attenzione.

 

Questo articolo è stato originariamente pubblicato su The Conversation. Articolo in Inglese: ‘Children Who Understand Emotions Become More Attentive Over Time’

 
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