Quando Chrome ha aggiunto il simbolo di un altoparlante per aprire quelle schede che stavano riproducendo la musica o altri tipi di audio, internet ha esultato. Ma purtroppo questa funzione non ha risolto tutte le frustrazioni dei suoi utenti.
A volte, infatti, quando si naviga con più schede e finestre aperte, si cerca invano la scheda solitaria con l’icona dell’altoparlante.
Fortunatamente, ora Google ha messo a punto un modo per risolvere questa seccatura una volta per tutte: nelle prossime integrazioni di Chrome, le schede aperte non riprodurranno alcun tipo di audio, a meno che non siano attive e in primo piano. Ed è l’ideale, quando un video su un sito web è impostato in riproduzione automatica.
La notizia dell’imminente cambiamento è stata evidenziata per la prima volta sulla pagina di Google plus dell’ingegnere Francois Beaufort: «Google Chrome adesso potrà rinviare la riproduzione di supporti di riproduzione automatica fino a quando la scheda non sarà in primo piano nell’ultimo Dev channel. Ciò significa niente più momenti in cui ci chiediamo “Da dove viene questo suono?” quando, per esempio, una pubblicità decide di riprodursi automaticamente in una scheda che è stata specificatamente aperta in background. Le risorse saranno ancora, se indicato, precaricate, ma Chrome ritarderà l’inizio della riproduzione fino a quando effettivamente non si visita la scheda. Questa fantastica funzione ovviamente evita seccature all’utente, ma mantiene anche la capacità di Chrome di consumare energia solo una volta che la scheda è posta in primo piano. È un grande passo avanti nella fruibilità della navigazione e come ogni grande innovazione, con il senno di poi, sembra stranamente ovvia».
Riguardo a quando si sarà finalmente in grado di iniziare a godere di un’esperienza di navigazione più piacevole, si deve aspettare il rilascio su larga scala, previsto tra ottobre e metà novembre.
Articolo originale su Bgr. Leggi qui l’articolo.
Articolo in inglese: ‘Google Chrome Is Finally Fixing the Most Annoying Thing About Browsing the Web‘
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