Giudice della Corte Suprema Usa commenta la fuga di notizie sull’aborto: tutto vero

Di Tom Ozimek

Il giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti Clarence Thomas ha definito la scioccante fuga di notizie della bozza su Roe v. Wade una grave violazione della fiducia che ha cambiato l’alta Corte «in modo fondamentale».

In una conferenza del 13 maggio a Dallas, in Texas, Thomas ha denunciato la fuga di un progetto di parere della Corte Suprema che indicava  l’intenzione della corte di ribaltare Roe v. Wade, con importanti implicazioni per l’accesso all’aborto. «Penso che quello che è successo in tribunale sia tremendamente negativo», ha sottolineato riferendosi alla fuga di notizie del 2 maggio riportata da Politico, aggiungendo che qualche tempo fa sarebbe stato impensabile che anche «una riga di un’opinione» fosse divulgata senza autorizzazione.

La Suprema Corte ha confermato l’autenticità della bozza di parere, ma l’ha definita preliminare. La sentenza definitiva sul caso è attesa per giugno.

Il presidente della Corte Suprema John Roberts ha ordinato un’indagine sulla fuga di notizie. Thomas ha affermato che la  divulgazione non autorizzata ha minato la fiducia nella Corte Suprema e nei suoi processi interni. «Quando perdi quella fiducia, specialmente nell’istituzione in cui mi trovo, l’istituzione cambia in modo fondamentale. Inizi a guardarti alle spalle. È come una specie di infedeltà che puoi spiegare, ma non puoi annullare. Mi chiedo per quanto tempo avremo ancora queste istituzioni, al ritmo con cui le stiamo minando». Thomas ha fatto eco alle precedenti osservazioni in cui aveva espresso preoccupazione per un «diverso atteggiamento dei giovani» nei confronti del rispetto delle istituzioni e della legge, suggerendo che esso sia in declino rispetto alle generazioni passate.

Thomas è stato anche critico nei confronti delle proteste di sinistra fuori dalle case dei giudici conservatori della Corte Suprema: «Nessuno avrebbe mai preso di mira le case dei giudici della Corte Suprema qualora le cose non fossero andate per il verso giusto. Non facevano capricci d’ira. Penso che sia […] nostro dovere agire sempre in modo appropriato e non ripagare colpo su colpo».

Oltre ai picchetti davanti alle case di diversi giudici conservatori, una raffica di proteste e contro-proteste è scoppiata fuori dalla Corte Suprema dopo che Politico ha ottenuto e pubblicato la bozza di parere che sosteneva una legge del Mississippi che vieta gli aborti dopo 15 settimane di gravidanza e ribaltava la decisione Roe v Wade che legalizzava l’aborto a livello nazionale.

Le proteste sono state forti, ma per lo più pacifiche, anche se ci sono state segnalazioni di attivisti pro-aborto che hanno attaccato dei pastori protestanti pro-vita.

Nel tentativo di prevenire la violenza, la polizia ha circondato la Corte Suprema con una serie di barricate di metallo alte 9 piedi. Un agente ha dichiarato a Epoch Times che la mossa è stata fatta «per ogni evenienza».

Parlando a una conferenza giudiziaria il 6 maggio ad Atlanta, Thomas ha affermato che le istituzioni governative non devono farsi usare: «Stiamo diventando dipendenti dal volere risultati particolari, e dal non voler convivere con i risultati che non ci piacciono. Non possiamo essere un’istituzione che può essere costretta a darti solo i risultati che desideri».

 

Articolo in inglese: Clarence Thomas Has New Message Over ‘Tremendously Bad’ Roe v. Wade Leak

NEWSLETTER
*Epoch Times Italia*
 
Articoli correlati