Il 27 maggio, al presidente Donald Trump e al Congresso degli Stati Uniti sono pervenute dodici raccomandazioni dal ‘Comitato sul Pericolo Presente: Cina’ (The Committee on the Present Danger: China, Cpdc). Queste ultime sono giunte in risposta alla legge sulla sicurezza nazionale che minaccia di «sopprimere la libertà» a Hong Kong.
Aspettandosi che il Pcc sia di fatto incoraggiato a minacciare la libertà, non solo a Hong Kong, ma anche altrove, le raccomandazioni invitano «a difendere gli interessi nazionali ed economici, interni e all’estero, e ad assicurare la libertà degli Stati Uniti».
Tra le raccomandazioni del Cpdc c’è il tema del «genocidio» del prelievo forzato di organi: «Si dovrebbe fare uno sforzo a livello nazionale, nell’identificare e agire per impedire la pratica genocida del Pcc nel commercio internazionale del trapianto di organi prelevati spesso in forma non consenziente od omicida, da membri di minoranze religiose ed etniche, prigionieri politici e altri».
Frank Gaffney, vicepresidente del Cpdc, ha ripetuto a Epoch Times che gli Stati Uniti dovrebbero prendere l’iniziativa di fermare il prelievo forzato di organi da parte del Pcc. Inoltre ha citato il resoconto annuale 2020 della Commissione statunitense sulla libertà religiosa internazionale (Uscirf), definendolo un’ulteriore utile conferma degli abusi subiti dalle persone di fede, e di credo del popolo cinese, da questo barbaro regime totalitario comandato dal Partito Comunista Cinese; «Più gli americani ne sono consapevoli, più lo troveranno offensivo».
Il documento afferma: «I sostenitori dei diritti umani e gli scienziati hanno presentato le prove che la pratica del prelievo forzato di organi dai prigionieri – molti dei quali sono praticanti del Falun Gong – è in corso su ampia scala».
Gaffney ha anche elogiato la relazione del China Tribunal, per il suo «splendido lavoro». Nel giugno 2019 infatti, il tribunale indipendente riunitosi a Londra ha concluso che il prelievo forzato di organi si svolge da anni in tutta la Cina e su ampia scala, e le principali vittime sono i praticanti del Falun Gong.
Praticanti del Falun Gong uccisi per i loro organi
Il Falun Gong è una pratica di benessere per corpo e mente basata sui principi universali di Verità, Compassione e Tolleranza. Introdotto per la prima volta nel 1992 a Changchun, il Falun Gong è diventato presto popolare in tutta la Cina, al punto che superava il numero dei membri del Pcc.
Temendo per il suo potere, il 20 luglio 1999 il Pcc ha lanciato una campagna contro il Falun Gong. In ventuno anni, un numero imprecisato di praticanti del Falun Gong sono stati arrestati e molti sono scomparsi, e i loro familiari non hanno più avuto notizie di loro. Si suppone che molti di loro siano rimasti vittime del prelievo forzato di organi.
La Freedom House riferisce che centinaia di migliaia di aderenti sono stati condannati a campi di lavoro e a pene detentive, il che li rende il più grande contingente di prigionieri di coscienza in Cina.
La «sentenza» di 160 pagine del China Tribunal dichiara che la campagna del Pcc di prelievo forzato di organi contro vittime innocenti è un «crimine contro l’umanità» che costituisce una delle «peggiori atrocità commesse» al mondo in tempi moderni.
Il giudice del tribunale, Sir Geoffrey Nice, aveva già diretto il processo contro Slobodan Milošević, ex presidente della Serbia, presso il Tribunale penale internazionale dell’Onu per l’ex Jugoslavia.
Gaffney ha dichiarato che la documentazione e le indagini hanno confermato pienamente i crimini del Pcc nel condurre il prelievo forzato di organi, e che non sono necessarie ulteriori indagini da parte della comunità internazionale.
Tra le indagini più importanti sul prelievo forzato di organi in Cina vi sono le seguenti:
- Report into Allegations of Organ Harvesting of Falun Gong Practitioners in China, di David Kilgour, ex segretario di Stato canadese per l’Asia-Pacifico, e dell’avvocato internazionale per i diritti umani David Matas, che è stato pubblicato il 6 luglio 2006 e successivamente pubblicato come libro Bloody Harvest. Matas ha definito il prelievo forzato di organi «un male senza precedenti su questo pianeta».
- The Slaugther: Mass Killings, Organ Harvesting, and China’s Secret Solution to Its Dissident Problem, di Ethan Gutmann, pubblicato nel 2014.
- Bloody Harvest The Slaughter: an Update, di Gutmann, Kilgour e Matas, pubblicato nel giugno 2016.
- Cold Genocide: Falun Gong in China, di Maria Cheung, Torsten Trey, David Matas e Richard An, pubblicato nel 2018.
- Documenting Genocide del China Organ Harvest Research Center, pubblicato nel luglio 2018.
- Organ Procurement and Extrajudicial Execution in China: A Review of the Evidence, di Matthew Robertson, pubblicato nel marzo 2020 dalla Victims of Communism Memorial Foundation.
Gaffney ha inoltre riferito: «Questo non è qualcosa su cui penso che dobbiamo continuare a indagare, studiare o riferire. Penso che sia si tratti di elementi internazionali che permettono a questa cosa di funzionare, o di tecnologie che vengono utilizzate per facilitarla, o semplicemente di esporla in modo molto più aggressivo, la mia opinione è che dovremmo fare qualcosa, perché questo è un crimine contro l’umanità su scala epica». Egli ritiene che la comunità internazionale dovrebbe intraprendere alcune azioni per contribuire a fermare questa pratica del Pcc: «Penso che il governo degli Stati Uniti possa svolgere un ruolo di primo piano in questo».
Interrogato su alcune delle collaborazioni tra le aziende farmaceutiche cinesi e occidentali, e tra gli istituti medici negli studi clinici e nella formazione dei medici, che servono come assistenza indiretta al prelievo di organi in Cina, Gaffney ha dichiarato che possiamo «impugnarle e denunciarle». Aggiungendo infine: «Ci sono cose che si potrebbero fare per ridurre questo problema. Speriamo [di poter, ndr] salvare la vita di molte persone in Cina, come quelle del Falun Gong e di coloro che vengono maltrattati a questo scopo».
Articolo in inglese: Watchdog Group Calls on Trump, Congress to Impede ‘Organ Genocide’ in China
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