Grecia: ancora non c’è intesa. Merkel: mancano basi per trattare

Ultimo aggiornamento 7/7/2015 18:50

Mercoledì Tsipras presenterà le nuove riforme e chiederà formalmente un prestito ponte di 7 miliardi di euro. L’eurogruppo di oggi si è concluso con la convinzione di voler mantenere la Grecia nell’eurozona, almeno questo è quanto hanno ribadito la maggior parte dei ministri europei, che non hanno nascosto però la delusione per non aver trovato una Grecia propositiva. Fredda la Merkel che non vede ancora spiragli e vorrebbe che Atene facesse più sforzi per ‘meritarsi’ gli aiuti.

«Ci sono pochi giorni a disposizione per trovare una soluzione e al momento non c’è nessuna base per negoziare nella cornice del programma Esm», ha detto la cancelliera ai giornalisti.

14:00 — Sono in corso i negoziati dell’eurogruppo, questa volta decisivo. In una corsa contro il tempo, la Grecia prova a trovare un’intesa che estenda il piano di aiuti senza troppi compromessi per la politica interna. In prima linea il nuovo ministro della Finanze, Euclid Tsakalotos, subentrato al dimissionario Varoufakis.

I ministri dell’eurozona aspettano nuove proposte dalla Grecia ma come previsto la situazione non sarà facile da sanare. Secondo fonti Ue, Tsipras ha già chiesto un prestito ponte di 7 miliardi entro 48 ore per evitare il fallimento, riporta Ansa. Le banche saranno chiuse almeno fino a giovedì e senza un’iniezione a breve rischiano il collasso.

Il presidente della commissione Ue Jean Claude Juncker, alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, ha sottolineato che la Grecia ha votato ‘no’ per una trattativa che in realtà non è più sul tavolo, riferisce Ansa, tuttavia rispetta il referendum e fa sapere che la porta è sempre aperta a nuove trattative.

«C’è chi di nascosto punta sull’uscita della Grecia. In Europa non esistono risposte facili. La commissione Ue farà in modo che riprendano i negoziati… Voglio evitare la Grexit, sono contrario, cercherò di evitarlo fino alla fine», ha detto Juncker secondo Ansa.

Tra le posizioni più morbide per evitare una Grexit c’è anche quella del primo ministro francese Manuel Valls secondo il quale lasciare che la Grecia esca sarebbe troppo rischioso, anche perché «le basi per un accordo ci sono», ha detto Valls ai giornalisti.

Ma per Germania, Slovacchia e Olanda sarà difficile trovare un accordo e una Grexit a questo punto non è esclusa. In primis c’è proprio la Germania che sembra non voler far passare quel taglio del debito del 30 per cento che Tsipras ha annunciato in precedenza e che chiederà insieme alle altre proposte all’eurogruppo. «Aspettiamo con ansia le proposte del governo greco… ma senza programma non abbiamo la possibilità di aiutare la Grecia all’interno dell’Eurozona», ha detto ai giornalisti il ministro delle Finanze tedesche, Wolfgang Schaeuble.

Anche per il presidente tedesco dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem la situazione è «molto difficile» dato che «la soluzione deve essere credibile per l’insieme dell’Eurozona, deve rafforzare la credibilità dell’area monetaria», tuttavia si è auspicato che ci siano proposte già oggi e poi si vedrà come procedere «passo dopo passo», ha detto ai giornalisti.

Per quanto riguarda l’Italia, Pier Carlo Padoan ha ribadito ai giornalisti all’entrata dell’Eurogruppo lo «spirito costruttivo» del nostro Paese verso un accordo ma «naturalmente molto dipenderà da come si porrà il governo greco».

 
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