Chiusura del Brennero, Renzi: «propaganda»

Rientra in parte l’allarme austriaco di chiusura del confine al Brennero, che per Matteo Renzi era solo «propaganda». Austria e Germania, però, pongono delle condizioni. «Stanno facendo una campagna di comunicazione – sostiene Renzi ospite a L’Arena – Non stanno facendo niente di concreto perché sono in campagna elettorale». In Austria, infatti, durante il primo turno delle elezioni presidenziali, ha trionfato il leader di estrema destra Norbert Hofer, molto duro sul tema migranti

A braccetto con l’Austria, nel bacchettare l’Italia, c’è la Germania. Il ministro degli Interni Thomas de Maiziere ha sostenuto giorni fa che il problema che l’Italia ha con i migranti non è poi così grave. La Grecia ha 10 milioni di abitanti, e ha accettato 60 mila profughi, mentre l’Italia ha 60 milioni di abitanti: per arrivare a una proporzione simile ne dovrebbe accogliere 350 mila, e siamo molto lontani da questa cifra.
Si può facilmente obiettare che la situazione non diventa grave solo quando raggiunge il livello del Paese messo peggio, ma è anche vero che studi sostengono come l’insofferenza italiana verso i migranti sia esagerata rispetto al numero effettivo di immigrati nel Paese (per esempio l’Italia ha circa la stessa percentuale di stranieri, nel suo territorio, rispetto alla Germania).

Il ministro degli Interni austriaco, Wolfgang Sobotka, ha fatto in parte rientrare l’allarme di chiusura del Brennero, dicendo che non sarebbe stato costruito nessun muro. In seguito però ha spiegato che sono in preparazione dei non meglio precisati «impianti» alle frontiere. «Ma non introdurremo barriere fino a quando la situazione non lo richieda», ha aggiunto.

La minaccia soft è rivolta alla presunta non volontà dell’Italia di stringere i controlli sui migranti. I due Paesi germanici ritengono che le nostre autorità non si sforzino di trattenere quei migranti che dovrebbero rimanere in Italia, in quanto Paese di primo approdo (come previsto dalle normative europee).
La maggior parte dei migranti che sbarcano in Italia intendono dirigersi verso altri Paesi europei, e per farlo devono muoversi in clandestinità. L’Italia, ovviamente, non ha interesse a fermarli e li lascia andare. Ma l’Austria richiama l’Italia ad applicare con più vigore la legge (il regolamento Dublino, firmato anche dal nostro Paese, ma che da tempo non è condiviso praticamente da nessuna forza politica), minacciando di chiudere il confine con il Brennero.

Un problema notevole che provocherebbe il ‘muro’, è di natura economica. «La prima conseguenza sarà un sacrificio in termini di tempo – spiega AssoTir – Per i Tir si allungheranno notevolmente i tempi di ingresso e di uscita dal valico, penalizzando notevolmente l’autotrasporto, anello fondamentale per la distribuzione dei prodotti italiani».
«Rallentare il transito delle merci ci riporterebbe indietro di decenni con ripercussioni su tutto il sistema economico italiano».

 

 

 
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