Bufera nel Calcio Catania: è frode sportiva. Pulvirenti in manette

Sette dirigenti della squadra Calcio Catania sono stati arrestati e sono indagati per truffa e frode sportiva: l’accusa svela un giro di partite comprate per poter restare in serie B. Tra i vari arrestati il presidente del club, Antonio Pulvirenti, l’amministratore delegato Pablo Cosentino e Daniele Delli Carri, ex direttore sportivo del club.

Dopo il provvedimento agli arresti domiciliari da parte della questura, seguono le operazioni di coordinamento tra le 7 ordinanze di custodia cautelare da parte della Polizia e le ulteriori inchieste eseguite dal Dda di Catania. Sono in corso anche delle perquisizioni presso Roma, Chieti, Campobasso e Catania. Al momento non è noto quali sarebbero le partite oggetto d’indagine.

Gli altri quattro agli arresti domiciliari sarebbero due procuratori sportivi e due gestori di scommesse online. I provvedimenti sono stati eseguiti da Digos e Polizia di Stato in collaborazione con la Polizia postale. Nell’inchiesta non sarebbero coinvolte altre società calcistiche.

Andrea Abodi, presidente della Lega di Serie B, ha commentato così l’accaduto su Twitter: «Mi avessero dato una coltellata mi avrebbero fatto meno male», e citato da Adnkronos ha spiegato che «la prima reazione è sicuramente un grande dolore perché lavoriamo ogni giorno per rendere comunque credibile e per aumentare la reputazione del nostro contesto e questa è una notizia che ci lascia sgomenti. Bisogna reagire immediatamente, continuare il nostro lavoro, l’impegno verrà ulteriormente moltiplicato».

 

 
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