La reazione della Cia e della Casa Bianca alla versione della morte di Bin Laden del giornalista Seymour Hersh non è tardata: «Completo nonsense», ha commentato un funzionario dei servizi al Washington Post.
Hersh, autore di numerose importanti inchieste, ha scritto un lungo articolo per il London Review of Books, affermando che Bin Laden, ucciso nel 2011, era da anni detenuto dai servizi segreti pakistani, e non è stato semplicemente ‘scoperto’ nel suo nascondiglio.
Hersh afferma che una talpa avrebbe rivelato agli americani la posizione di Bin Laden in cambio di parte dei 25 milioni di dollari di taglia. Dopodiché, fatti i dovuti accertamenti, l’attacco sarebbe partito, portando alla morte dell’allora invalido ‘sceicco del terrore’, secondo la ricostruzione.
Afferma Hersh che il Pakistan avrebbe permesso agli americani di agire per via dell’importanza cruciale dell’alleanza con gli Usa e anche su minaccia americana di rivelare la posizione di Bin Laden alle organizzazioni terroristiche nemiche del Pakistan e amiche dello ‘sceicco del terrore’.
Il Pakistan quindi non avrebbe fatto la minima resistenza, e Bin Laden è morto, determinando un importante successo dell’amministrazione Obama, rivelatosi poi di peso in campagna elettorale.
Tuttavia è doveroso precisare che il grosso della storia è attribuito da Hersh ad una fonte anonima americana, con alcune conferme da parte di altre fonti – in parte anonime e in parte persone nominate, ma che citano semplicemente delle voci che hanno sentito.
Sono forti le critiche ad Hersh dalla Casa Bianca, ma anche dai giornalisti, questi ultimi per il motivo appena citato.
Il portavoce della Casa Bianca Ned Price ha detto che l’articolo aveva «troppe inesattezze e affermazioni infondate» per poterle valutare una ad una.
Le differenze tra la versione di Hersh e quella della Casa Bianca sono:
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Ufficialmente l’operazione è stata condotta unicamente dagli Usa, mentre il giornalista sostiene che il Pakistan era stato informato e che l’informazione veniva da un pakistano.
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Bin Laden non sarebbe stato scoperto e catturato dagli americani, ma sarebbe stato già agli arresti, secondo Hersh.
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La versione ufficiale dice che il cadavere del terrorista sarebbe stato gettato in mare e che il tutto sarebbe stato condotto nel rispetto della legge islamica. Il giornalista sostiene che Bin Laden sia stato ucciso e il corpo, sfigurato, lasciato fra le montagne.
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Secondo Hersh il piano iniziale era di sostenere che Bin Laden fosse stato ucciso da un drone, e non annunciare la morte immediatamente. L’annuncio immediato, voluto, dice, da Obama per motivi politici, avrebbe portato alla domanda ‘dov’è il corpo?’ alla quale sarebbe stata data la risposta del mare, stratagemma per far ‘scomparire’ il corpo che era stato ridotto in uno stato non presentabile dai militari.
