Auguri a Gianni Rivera. Il Golden Boy elogia Totti: tra i più grandi di sempre

Il 18 agosto Gianni Rivera compie 72 anni. Il ‘ragazzo d’oro’, grazie al suo talento innato e alla sua classe genuina, nella sua carriera calcistica ha vinto tutto: con la maglia del Milan come seconda pelle, sono arrivati tre scudetti, due Coppe dei Campioni, due Coppe delle coppe, una Coppa Intercontinentale e quattro Coppe Italia, e nel 2004 è stato inserito nella Fifa100, la classifica stilata da Pelé dei migliori 125 giocatori viventi.

Rivera Esordisce in serie A appena sedicenne con la maglia della sua città natale, l’Alessandria, segnando 6 gol in 26 presenze. In poco tempo si va delineando la sua personalità calcistica: eleganza, tocco vellutato, facilità di palleggio, dribbling con vasto repertorio di finte, conclusioni a rete non potenti ma precisissime. Tutte doti che gli hanno permesso di segnare 123 gol con la maglia rossonera e di aggiudicarsi il titolo di capocannoniere nel 1972-73 con 17 gol, nonostante non giocasse da punta di ruolo. Rivera era infatti soprattutto uno che faceva segnare, poiché capace di mandare in porta l’attaccante con passaggi filtranti millimetrici grazie alla sua grande visione di gioco.

Il Golden Boy, così lo chiamavano, veste la maglia della nazionale per la prima volta a 18 anni, con 14 reti in 60 presenze diventa campione d’Europa nel 1968 e vice campione del mondo nel 1970 in Messico, dove è protagonista, in mezzo ad altri campioni assoluti (come Gigi Riva, Sandro Mazzola e molti altri) della vittoria della mitica semifinale Italia-Germania 4 a 3.

Il capitano e bandiera indiscussa rossonera  ?  20 stagioni e 501 partite con la maglia del Milan  ?  in una recente intervista alla Gazzetta dello Sport, ha elogiato il capitano giallorosso Francesco Totti definendolo un «grandissimo giocatore» e inserendolo nella sua Top 10 aggiornata dei più grandi calciatori italiani di sempre, assieme a Riva, Mazzola, Rossi, Conti, Baresi, solo per citarne alcuni. Ma ha tenuto a precisare che Totti ha un modo di giocare diverso dal suo. Piuttosto «Pirlo in alcune cose mi somiglia, ma io avevo più spinta verso la porta, mentre lui fa gol eccezionali su calcio di punizione. Però non so se con i nostri palloni li avrebbe fatti».

Il campione del mondo Francesco Totti, vola così in alto nella classifica dei top player dopo le parole di un mito come Gianni Rivera, il primo italiano a vincere il Pallone d’oro nel 1969, il riconoscimento calcistico più prestigioso a livello internazionale.

Gianni Rivera nella stessa intervista ha riservato anche alcuni pensieri per Mario Balotelli, il quale a sua detta sarebbe potuto arrivare al livello di Messi e Ronaldo, i migliori in assoluto, se solo «ci avesse creduto di più» e non avesse avuto «il complesso di superiorità».

Rivera si definisce al contrario un uomo umile, grazie alle sue origini contadine, che l’hanno «aiutato a restare con i piedi per terra»; umiltà che probabilmente ha fatto la differenza sul campo di calcio e anche fuori, e che coincide con una mentalità d’altri tempi: «Sto preparando un’autobiografia e mi sono fatto convincere ad aprire un canale YouTube. Però, in fondo, mi basta che la mia famiglia stia bene», aveva dichiarato a Gazzetta.

 

 
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