Armi a microonde e laser, la fantascienza è realtà

Per decenni i missili balistici intercontinentali con testate atomiche sono stati l’arma più pericolosa, imbattibile e una minaccia per la sopravvivenza mondiale. Ma le cose stanno per cambiare.

Il 30 novembre, il presidente degli Stati Uniti ha stanziato un bilancio di 700 miliardi di dollari per il Dipartimento della Difesa, che prevede di dare la priorità ad avveniristiche ricerche sul suono, sui sistemi a informazioni quantistiche, all’ingegneria biotecnologica e al miglioramento genetico.
Ma altre ricerche ‘da fantascienza’ su programmi di armamenti a emissioni di suoni, hanno raggiunto alti livelli, e grazie ad alcuni test portati a termine con successo, si può già prevedere che tipi di programmi svilupperanno. Tra queste, ci sono tecnologie che utilizzano sistemi a microonde con alto potenziale, laser ad alta energia, e armi ipersoniche, che potranno avere un grande impatto in un prossimo futuro.

Missili a microonde

I missili a microonde sono gli unici già utilizzabili. Lo scorso anno, alla presentazione della TedX, è stato spiegato che la testata del missile ad alto potere elettromagnetico delle armi a microonde, ha la capacità di distruggere gli apparati elettronici senza colpire le persone.

Il capo della divisione Mary Lou Robinson, ha chiesto ai partecipanti alla presentazione di immaginare cibo o bevande scaldati per un secondo al microonde: come si sa, questi non vengono danneggiati affatto, proseguendo ha detto: «Ora provate a metterci dentro il vostro cellulare, sempre per un secondo». Il piccolo impatto con microonde sarà capace di resettare il cellulare, e renderlo incapace per sempre di connettersi a una rete Wifi: «Questo è il potere delle microonde» ha precisato.

Il team di Robinson ha testato un missile da crociera equipaggiato con un sistema a microonde molto potente, e anche la Air Force statunitense ha testato con successo le armi; due ufficiali dell’Aviazione hanno recentemente detto alla Nbc News di essere stati informati del fatto già ad agosto.

Se si impiegassero le armi ad alte microonde, conosciute col nome di Champ (Counter-Electronics High Power Microwave Advanced Missile Project), si potrebbero ‘friggere’ tutti gli apparecchi elettronici impiegati per il lancio di missili della Corea del Nord. Il generale Thomas Masiello, ex capo della Air Force Research Laboratory, nel 2014 aveva in merito affermato: «La capacità è reale […] e la tecnologia e disponibile già ora».

Il Boeing YAL-1, Boeing 747-400F modificato per portare un congegno laser ad alta potenza. (MDA Photo)

Esiste tuttavia un problema: a differenza della classica bombe di cui si può vedere chiaramente l’impatto sull’obbiettivo prescelto, con un attracco a microonde non è possibile essere immediatamente sicuri che l’attacco sia andato buon fine.
Un altro problema è il limite del raggio delle microonde di 1.100 chilometri, che costringerebbe gli aerei a lanciare il missile in un punto troppo vicino al nemico.

Laser ad alta potenza

Mentre il Champ non è specificatamente mirato alla difesa dai missili balistici, gli altri programmi lo sono. E il Congresso degli Stati Uniti vuole che siano sviluppati rapidamente. Il parlamento Usa ha infatti dato all’Agenzia della Difesa 90 giorni per presentare «un piano rivisto della campagna per test di difesa missilistica, che acceleri lo sviluppo e l’implemento di nuove tecnologie di difesa missilistica».

Una di queste tecnologie sono per esempio i «laser montati su piccoli aerei senza equipaggio», che potrebbero dare all’Agenzia di Difesa Missilistica una nuova arma per mettere fuori uso i missili nemici a testata nucleare.

La sfida attuale con i missili balistici intercontinentali è che si muovono molto rapidamente: possono raggiungere la velocità di oltre 11 mila metri l’ora, e arrivare per esempio da Mosca a New York in soli 30 minuti.

La traiettoria di un missile balistico intercontinentale compie un arco. Gli attuali missili di difesa lo intercettano e colpiscono quando è a metà percorso, quando cioè si trova nella parte più alta dell’arco. Ma l’inconveniente è che a quel punto, il missile balistico ha già raggiunto un’elevatissima velocità e potrebbe essere difficile rilevarlo con i radar e colpirlo al momento giusto. Questo perché il momento migliore per fermarlo (all’inizio, quando è in fase di decollo) è già passato. Ma un drone armato con laser può arrivare di nascosto vicino alla postazione di lancio nemica e colpire il missile appena inizia a volare.

I precedenti sforzi di creare un’arma del genere erano risultati vani perché le tecnologie laser erano troppo ingombranti e pericolose.
il generale Masiello, prima del suo ritiro, in un rapporto della Air Force scriveva infatti che «i laser chimici producono una grande quantità di energia, ma per funzionare hanno anche bisogno di una grande quantità di pericolose sostanze chimiche, che occupano gran parte dello spazio a disposizione su un 747».

Il problema è stato risolto dai più recenti piccoli laser allo stato solido, che secondo le affermazioni dell’aeronautica americana, producono una «operatività rilevante». L’obbiettivo ora è di montare un laser ad alta potenza in una caccia da combattimento; se il sistema è messo infatti su un drone è possibile stare in volo per 36 ore di seguito a elevate altitudini dove l’aria è più leggera, e poter portare così il laser molto più lontano.

Armi ipersoniche

Mentre i laser e le microonde hanno importanza dal punto di vista difensivo, le armi ipersoniche hanno un potenziale offensivo. E Stati Uniti, Russia e Cina hanno tutte armi ipersoniche.

Disegno del drone ipersonico X-51 in via di sviluppo.(U.S. Air Force)

I missili ipersonici viaggiano a una velocità simile di quelli balistici, ma hanno delle caratteristiche che li rendono migliori.

I missili balistici percorrono un arco programmato, come un pallone da football calciato, salgono e scendono, è facile perciò per i radar o i satelliti rilevarli e determinare il loro percorso (non modificabile in volo) e predisporre così un contrattacco; questo assicura la ‘reciproca distruzione’: il principio fondamentale del deterrente nucleare fino a ora.

Quindi se  l’aggressore ha solo pochi missili, come la Corea del Nord, i sistemi di allerta missile danno il tempo di attivare il sistema di contrattacco da terra, che intercetta il missile balistico distruggendolo prima che arrivi a destinazione. Invece i missili ipersonici viaggiano come i missili da crociera o gli aerei da combattimento: volano in linea retta, all’interno dell’atmosfera e, più importante, possono cambiare rotta e direzione anche a bassa quota.
Queste capacità combinate con la loro incredibile velocità, rendono difficile per i sistemi radar e di allarme convenzionali tenere traccia dei loro spostamenti e intercettarli, dando a chi li comanda, la possibilità di colpire un nemico dall’altra parte del mondo senza quasi che la fazione attaccata se ne possa accorgere.

Diversi strateghi militari ritengono che tutto questo cambierà il volto della guerra moderna.

Le armi sono state in fase di sviluppo per decenni, e come dicono le note di bilancio, «le basi e requisiti per gli enormi passi avanti delle innovazioni tecnologiche ipersoniche ormai sono state gettate». Questo significa che le armi hanno un percorso di sviluppo chiaro e il Congresso americano lo vuole accelerare, soprattutto perché Cina e Russia li stanno ugualmente perseguendo, rapidamente e con enormi risorse. Le note di bilancio del Congresso rivelano infatti che questi Paesi stanno procedendo «a un ritmo allarmante che minaccia di superare gli Stati Uniti».

Queste armi avranno insomma enormi implicazioni di ogni genere in futuro, anche se si ritiene che nell’immediato avranno un impatto limitato sulla Corea del Nord.

 

Articolo in inglese Advanced Weapons a Nuclear-Armed North Korea Could Face   

Traduzione Fabio Cotroneo

 
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