Amazon censura silenziosamente i libri che contengono ‘discorsi di odio’

Di Petr Svab

Amazon ha adottato regolamenti contro i libri che contengono ‘discorsi di odio’. Sembra che la nuova politica non sia stata annunciata pubblicamente, ma la stampa americana ha notato la sua esistenza dopo che Amazon ha bandito un libro che critica l’ideologia transgender.

Non è chiaro cosa intenda Amazon per «discorso di odio» e non è peraltro certo che abbia usato questa etichetta per rimuovere il libro in questione. In generale, gli americani hanno opinioni molto diverse su cosa sia un discorso di odio, come rilevato da un sondaggio di Cato nel 2017. Alcune piattaforme tecnologiche lo descrivono come un discorso che denigra le persone in base a caratteristiche come razza, genere, o inclinazione sessuale. Ma diversi insider hanno fatto notare che nemmeno le aziende in questione sono chiare su quale sia esattamente il confine, che viene perciò continuamente ridisegnato, e almeno in alcuni casi le violazioni vengono ignorate a seconda della convenienza politica.

In una e-mail, un portavoce di Amazon ha dichiarato all’edizione americana di Epoch Times: «In quanto rivenditore di libri, forniamo ai nostri clienti l’accesso a una varietà di punti di vista, compresi i libri che alcuni clienti possono trovare discutibili. Detto questo, ci riserviamo il diritto di non vendere certi contenuti descritti nelle nostre linee guida sui contenuti dei libri, che potete trovare qui. Tutti i rivenditori prendono decisioni su quale selezione offrire, e noi non prendiamo le scelte di selezione alla leggera».

La dichiarazione ha però omesso che l’azienda, valutata a 1.500 miliardi di dollari, ha cambiato i suoi regolamenti dopo il 10 agosto dello scorso anno, apparentemente senza comunicarlo ai suoi clienti.

In precedenza, Amazon proibiva «i prodotti che promuovono, incitano o glorificano l’odio o la violenza verso qualsiasi persona o gruppo», ma dichiarava esplicitamente che tale politica non si applicava ai libri.

La sua politica sui libri non conteneva alcuna menzione dei ‘discorsi di odio’, secondo una versione della pagina archiviata il 10 agosto. Affermava invece che Amazon si riservava «il diritto di non vendere certi contenuti, come la pornografia o altri contenuti inappropriati».

Le attuali ‘Linee guida sul contenuto dei libri’ includono una sezione contro il «contenuto offensivo» che recita: «Non vendiamo certi contenuti, compresi i contenuti che determiniamo essere discorsi di odio, che promuovono l’abuso o lo sfruttamento sessuale dei bambini, che contengono pornografia, glorificano lo stupro o la pedofilia, sostengono il terrorismo, o altro materiale che riteniamo inappropriato o offensivo».

Il portavoce di Amazon non ha risposto alle domande inviate via e-mail su quando tale politica sia stata adottata, su cosa costituisca un «discorso di odio», e su come i clienti di Amazon siano stati informati del cambiamento.

Sembra che il cambiamento sia avvenuto prima del 24 febbraio, quando JustTheNews ha riferito della nuova politica. L’articolo è stato pubblicato sulla scia della messa al bando di ‘When Harry Became Sally: Responding to the Transgender Moment’ [Quando Harry è diventato Sally: una risposta al momento transgender, ndt], un libro del 2018 di Ryan Anderson, presidente del think tank Ethics and Public Policy Center di Washington.

Amazon ha eliminato il libro intorno al 21 febbraio, anche se la tempistica esatta è difficile da individuare, dato che l’autore ha saputo della rimozione solo da persone che stavano cercando di acquistare il libro, secondo quanto riferito dal Daily Caller.

Per giunta, Anderson non è riuscito a ottenere una spiegazione da Amazon sul perché il suo libro sia stato bandito. In un tweet del 26 febbraio, Anderson ha infatti scritto: «Una settimana dopo aver rimosso il mio libro, Amazon si rifiuta ancora di dire quale aspetto della loro ‘politica dei contenuti’ il libro violerebbe (dopo tre anni di non violazione di tale politica). E si rifiutano di dire quale sia la pagina del libro incriminata».

Il libro sostiene che la tendenza a incoraggiare gli individui a sottoporsi a operazioni per il cambio di sesso quando questi si identifichino con il sesso opposto, sia guidata dall’ideologia piuttosto che da un sano giudizio medico, secondo il docente di politica della Princeton University Matthew Franck, che lo ha recensito nel 2018.

Il libro è scomparso più o meno nello stesso periodo in cui Anderson ha pubblicato un articolo editoriale sul New York Post, nel quale criticava un disegno di legge promosso dall’amministrazione Biden che avrebbe inserito l’orientamento sessuale e l’identità di genere tra le categorie protette ai sensi della legge sui diritti civili del 1964.

Amazon non ha risposto a una precedente richiesta di commento di Epoch Times sul perché il libro fosse stato rimosso.

Ad ogni modo, l’ideologia transgender è diventata uno dei punti focali della politica progressista di estrema sinistra. Essa mescola la discussione dei gravi problemi di qualità della vita affrontati dagli individui transgender con le teorie critiche quasi marxiste che dividono la società in ‘oppressori’ e ‘oppressi’, sulla base di caratteristiche come la razza e ‘’identità di genere’.

 

Articolo in inglese: Amazon Quietly Bans Books Containing Undefined ‘Hate Speech’

 
Articoli correlati