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L’ombra di un’inchiesta per tangenti sul governo Milei

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Photo: foto di archivio, Agustin Marcarian/Reuters

23 agosto 2025 | Aggiornato alle 12:51

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Le autorità argentine hanno condotto venerdì una serie di perquisizioni nell’ambito di un’inchiesta su un presunto sistema di tangenti. Secondo la stampa argentina, nel corso di una perquisizione nell’abitazione dell’ex direttore dell’agenzia per le disabilità, disposta nell’ambito di un’indagine penale, gli inquirenti hanno sequestrato cellulari e una macchina conta-banconote. Il governo di Milei aveva licenziato il dirigente all’inizio della settimana «come misura preventiva», come comunicato via X nelle prime ore di giovedì.

I giornali argentini hanno diffuso all’inizio della settimana registrazioni audio in cui una voce simile a quella del dirigente sospettato discuterebbe di corruzione all’interno dell’agenzia. Non sono stati forniti dettagli sul quando né sul contesto in cui siano state effettuate le registrazioni, la cui autenticità resta da confermare. Nelle registrazioni, si sentirebbe dire: «stanno truffando la mia agenzia», e si sospetta che la persona che parla faccia riferimento a Karina Milei, sorella del presidente; la stessa voce affermerebbe poi di aver parlato con il presidente ma «senza risolvere nulla».
Attualmente non si hanno dichiarazioni da parte del presidente Javier Milei, e i funzionari argentini non hanno confermato l’autenticità delle registrazioni audio.

L’indagine arriva in un momento delicato per Milei, che questa settimana ha subito una serie di sconfitte legislative in Parlamento, tra cui una proprio sui fondi per la disabilità. Il governo argentino intanto si prepara ad affrontare le elezioni di medio termine di ottobre, considerate naturalmente un referendum sul programma politico di Javier Milei.