Morto uno dei due militari colpiti nell’attentato di Washington
Il soldato Sarah Beckstrom, uno dei due militari della Guardia Nazionale ferita a colpi d’arma da fuoco a Washington mercoledì, è deceduta ieri in ospedale. La specialista Beckstrom aveva solo 20 anni

Andrew Wolfe e Sarah Beckstrom in foto mostrate dal direttore dell'Fbi Kash Patel e dal procuratore Jeanine Pirro in conferenza stampa, 26 novembre 2025. Foto REUTERS/Nathan Howard
Il soldato Sarah Beckstrom, uno dei due militari della Guardia Nazionale ferita a colpi d’arma da fuoco a Washington mercoledì, è deceduta ieri in ospedale. La specialista Beckstrom aveva solo 20 anni e aveva iniziato il servizio nella Guardia nazionale il 26 giugno 2023, era in forza all’863esima compagnia della Polizia militare della guardia nazionale del West Virginia. Il presidente degli Stati Uniti ha espresso il suo cordoglio con un messaggio sui social media.
In conferenza stampa, Jeanine Pirro, procuratore distrettuale per il Distretto di Columbia, ha reso noto anche il nome del secondo militare colpito nell’attentato di due giorni fa e che sta ancora lottando con la morte: Andrew Wolfe, di 24 anni, sergente maggiore dell’aeronautica che con Sarah Beckstrom era di stanza a Washington dall’agosto scorso. «Sta molto male – ha commentato Donald Trump – sta lottando per la vita, e ci auguriamo buone notizie sul suo conto».
L’indiziato dell’attacco è stato identificato in Rahmanullah Lakanwal, 29 anni, cittadino afghano con permesso di soggiorno per motivi politici. In conferenza stampa, il direttore dell’Fbi Kash Patel ha annunciato che l’attacco è qualificato come terrorismo.
Lakanwal, ha detto il procuratore Pirro, ha attraversato in auto tutti gli Stati Uniti, partendo dalla sua abitazione nello Stato di Washington «con l’obiettivo preciso di raggiungere la capitale». A quanto risulta, l’uomo sarebbe sposato e padre di cinque figli.
Lakanwal, ha detto il procuratore Pirro, ha attraversato in auto tutti gli Stati Uniti, partendo dalla sua abitazione nello Stato di Washington «con l’obiettivo preciso di raggiungere la capitale». A quanto risulta, l’uomo sarebbe sposato e padre di cinque figli.
In seguito all’attentato, il Servizio per la cittadinanza e l’immigrazione degli Stati Uniti ha reso noto il 27 novembre che tutte le carte di residenza permanente, o green card, rilasciate a cittadini di “Paesi a rischio” saranno sottoposte a revisione. Le nazioni a rischio sono elencate in un decreto di giugno firmato da Trump, e sono: Afghanistan, Birmania, Ciad, Repubblica del Congo, Guinea equatoriale, Eritrea, Haiti, Iran, Libia, Somalia, Sudan, Yemen, Burundi, Cuba, Laos, Sierra Leone, Togo, Turkmenistan e Venezuela.
In un ulteriore annuncio, il 26 novembre l’Immigrazione statunitense ha interrotto l’esame di tutte le richieste presentate da cittadini afghani.
In un ulteriore annuncio, il 26 novembre l’Immigrazione statunitense ha interrotto l’esame di tutte le richieste presentate da cittadini afghani.







