Via libera all’estradizione dell’ucraino coinvolto nell’esplosione del Nord Stream
L'ucraino sospettato di aver coordinato il sabotaggio del gasdotto Nord Stream nel 2022 è arrivato ieri, 27 novembre, in Germania dopo il via libera della Corte di Cassazione all'estradizione

Foto: REUTERS/Kacper Pempel TPX IMAGES OF THE DAY
L’ucraino sospettato di aver coordinato il sabotaggio del gasdotto Nord Stream nel 2022 è arrivato ieri, 27 novembre, in Germania dopo il via libera della Corte di Cassazione all’estradizione – l’uomo era stato arrestato mesi fa su mandato europeo a Rimini.
Le esplosioni che hanno distrutto il gasdotto nel Mar Baltico tre anni fa e definite dalla Russia un atto di sabotaggio, hanno bloccato il passaggio di gran parte del gas russo destinato all’Europa.
L’indagato, identificato come S. K. per via delle norme tedesche sulla privacy, nega ogni suo coinvolgimento e, secondo il suo avvocato Nicola Canestrini, è innocente. L’accusa è di essere coinvolto in una organizzazione che avrebbe piazzato gli esplosivi sui gasdotti vicino all’isola danese di Bornholm, nel Mar Baltico, facendoli saltare.







