Kiev convoca diplomatico Usa per sollecitare l’invio di armi

di Redazione ETI/Guy Birchall
3 Luglio 2025 15:34 Aggiornato: 3 Luglio 2025 15:34

L’Ucraina ha convocato mercoledì il rappresentante diplomatico statunitense ad interim presso il proprio ministero degli Esteri, in seguito alla decisione di Washington di sospendere alcune forniture di munizioni e missili. Secondo una nota ufficiale del governo ucraino, il viceministro degli Esteri Mariana Betsa ha incontrato il vicecapo della missione presso l’ambasciata americana a Kiev, John Ginkel. Nel corso del colloquio, Betsa ha espresso gratitudine per il sostegno offerto dagli Stati Uniti all’Ucraina, ma ha anche messo in guardia sulle conseguenze di un’interruzione degli aiuti, in particolare per quanto riguarda i sistemi di difesa aerea. «L’Ucraina ha sottolineato l’importanza di proseguire con la consegna dei pacchetti di assistenza militare già previsti, con particolare attenzione al rafforzamento delle difese antiaeree», si legge nel comunicato.

Il viceministro ha inoltre evidenziato che qualsiasi ritardo o rallentamento nel supporto alle capacità difensive di Kiev rischierebbe di incoraggiare Mosca a proseguire il conflitto, anziché perseguire un accordo di pace: «La Russia non solo rifiuta il cessate il fuoco completo e incondizionato accettato dall’Ucraina l’11 marzo, ma continua a intensificare gli attacchi aerei contro città e comunità ucraine, causando la morte di civili e conducendo assalti sul campo di battaglia», ha aggiunto la nota.

A margine dell’incontro, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha scritto su X che i ministri della Difesa e degli Esteri lo hanno aggiornato, in particolare sui rapporti con gli Stati Uniti: «A livello operativo, Ucraina e Stati Uniti stanno chiarendo tutti i dettagli relativi al supporto militare, inclusa la difesa aerea. In un modo o nell’altro, dobbiamo garantire protezione al nostro popolo».

La convocazione di del diplomatico americano è avvenuta dopo che il Pentagono, il 2 luglio, ha annunciato una nuova sospensione di alcune spedizioni di armi verso l’Ucraina. Durante una conferenza stampa tenuta mercoledì, il portavoce capo del Pentagono, Sean Parnell, ha spiegato che la della Difesa sta conducendo una «revisione delle capacità» per garantire che gli aiuti militari americani siano in linea con le priorità strategiche del Paese, aggiungendo: «Non forniremo aggiornamenti su quantità specifiche o tipi di munizioni inviate all’Ucraina, né sui tempi di queste forniture, ma il ministro della Difesa Pete Hegseth continuerà a formulare raccomandazioni al presidente per le decisioni sull’assistenza militare».
Il portavoce ha definito questa revisione un «passo pragmatico e di buon senso» per stabilire un quadro chiaro nella valutazione delle spedizioni di armamenti e delle loro destinazioni.

Nella notte, un attacco russo sulla città di Poltava, nel cuore dell’Ucraina, ha causato la morte di due persone e danneggiato un centro di reclutamento militare, secondo quanto riferito giovedì dalle autorità militari ucraine e dai funzionari regionali. Il governatore della regione, Volodymyr Kohut, ha comunicato tramite l’app di messaggistica Telegram che undici persone sono rimaste ferite, mentre l’esercito ha segnalato incendi nel centro di reclutamento e in un edificio residenziale vicino.

Sul fronte russo, Mosca ha subito la perdita del vicecapo di stato maggiore della marina, il generale Mikhail Gudkov, nella regione di Kursk, come riportato giovedì dall’agenzia di stampa russa Tass. Il ministero della Difesa russo ha confermato la morte di Gudkov, avvenuta il 2 luglio durante una missione nella regione di Kursk.


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