Insegnamenti per i figli dall’antico classico cinese I Tre Caratteri

"Il Classico dei tre caratteri" in Cina è una guida morale senza tempo per i bambini. Linda Zhao/The Epoch Times
In un mondo spesso dominato dal desiderio di guadagni rapidi e vantaggi personali, immaginate un libro di oltre 800 anni fa che sostiene che la gentilezza è un nostro diritto innato e che la crescita morale è la nostra missione di vita: San Zi Jing ossia Il classico dei tre caratteri, gioiello della cultura tradizionale cinese, fa proprio questo.
Scritto probabilmente dallo studioso Wang Yinglin della dinastia Song nel XIII secolo, questo breve libro di testo in rime utilizza semplici versi di tre parole non solo per istruire i bambini, ma anche per insegnare loro come diventare persone buone. Ispirato al pensiero e agli insegnamenti lasciati da Confucio nei secoli VI e V a.C., concentra benevolenza, rettitudine, correttezza, saggezza e affidabilità in brevi versi ritmati con l’intento di guidare i giovani nel percorso per diventare adulti virtuosi e sensibili.
Scopriamo come Il classico dei tre caratteri esalti i valori morali che hanno contraddistinto la cultura cinese per millenni e perché la sua saggezza sia ancora oggi attuale.
EDUCAZIONE MORALE PRECOCE
Il Classico si apre con l’affermazione perentoria: In principio, le persone sono gentili. Radicate nella filosofia di Mencio, che si dice fosse uno studente di Zisi, nipote di Confucio, e uno degli interpreti del confucianesimo, queste parole affermano che la gentilezza è innata, un seme che aspetta di fiorire. Tuttavia, successivamente avverte: Le nature sono simili, i caratteri si differenziano. Senza un insegnamento adeguato, la bontà gradualmente svanisce. Nel metodo di insegnamento, il principio è la completezza.
L’ambiente in cui viviamo e l’educazione determinano se quel seme crescerà o appassirà. L’enfasi confuciana sull’educazione precoce sottolinea un valore morale fondamentale: coltivare la bontà naturale di un bambino è un dovere sacro dei genitori, che richiede una guida costante per mantenerlo sulla retta via.
L’ambiente in cui viviamo e l’educazione determinano se quel seme crescerà o appassirà. L’enfasi confuciana sull’educazione precoce sottolinea un valore morale fondamentale: coltivare la bontà naturale di un bambino è un dovere sacro dei genitori, che richiede una guida costante per mantenerlo sulla retta via.
L’IMPORTANZA DELL’AMBIENTE
Il luogo in cui un bambino vive ha un impatto sulla formazione del suo carattere e sulla sua futura scelta professionale.
C’è una storia sulla madre di Mencio, una tessitrice vedova che trasferì la loro casa tre volte prima di trovare il quartiere giusto per il figlio Mengzi, in seguito conosciuto come il grande saggio Mencio. I versi sulla sua storia recitano: In passato, la madre di Mencio sceglieva il quartiere. Quando il figlio non voleva imparare, lei tagliava il filo del telaio. Racconta poi che, vivendo vicino a un cimitero, il giovane Mencio imitava i funerali giocando al pianto per il lutto. La madre, allarmata, si trasferì nei pressi di un mercato affollato, ma lì imitava i macellai e i venditori. Alla fine, si stabilì vicino a una scuola, dove Mencio osservava rituali rispettosi e cominciò a imitarli.
Da qui nasce la storia nota come La madre di Mencio si trasferì tre volte. Quando Mencio fu abbastanza grande per andare a scuola, un giorno non andò alle lezioni, la madre allora interruppe bruscamente il suo lavoro di tessitura, dicendo: Imparare è come tessere: smettere a metà distrugge l’intero lavoro. Vergognandosi, Mencio si dedicò allo studio, diventando un gigante del pensiero confuciano, conosciuto come “Il secondo saggio” dopo Confucio, grazie all’impegno incessante della madre per la sua crescita morale e intellettuale.
Da qui nasce la storia nota come La madre di Mencio si trasferì tre volte. Quando Mencio fu abbastanza grande per andare a scuola, un giorno non andò alle lezioni, la madre allora interruppe bruscamente il suo lavoro di tessitura, dicendo: Imparare è come tessere: smettere a metà distrugge l’intero lavoro. Vergognandosi, Mencio si dedicò allo studio, diventando un gigante del pensiero confuciano, conosciuto come “Il secondo saggio” dopo Confucio, grazie all’impegno incessante della madre per la sua crescita morale e intellettuale.

Statua di Confucio. Foto di dBossarte da Pixabay
Poi racconta di Dou Yanshan, studioso e funzionario della dinastia Tang che a trent’anni non aveva ancora avuto figli. Nei tempi antichi ci si sposava in giovane età e Dou iniziò a preoccuparsi per la sua discendenza. Una notte, in sogno, il suo defunto nonno lo avvertì che il karma della sua vita passata era troppo pesante e che, se non fosse cambiato, sarebbe rimasto senza figli e avrebbe avuto una vita breve. Dou, toccato dall’avvertimento, iniziò a prestare denaro alle famiglie in difficoltà, fondò scuole private per bambini svantaggiati e finanziò funerali e matrimoni per i poveri.
Come conseguenza di queste buone azioni ebbe cinque figli, che allevò secondo i principi morali: tutti e cinque superarono i rigorosi esami imperiali e divennero funzionari rispettati, rendendo le loro famiglie modelli di virtù. I versi della storia di Dou dicono: Dou Yanshan, con metodi giusti, insegnò ai suoi cinque figli, che divennero tutti famosi.
Come conseguenza di queste buone azioni ebbe cinque figli, che allevò secondo i principi morali: tutti e cinque superarono i rigorosi esami imperiali e divennero funzionari rispettati, rendendo le loro famiglie modelli di virtù. I versi della storia di Dou dicono: Dou Yanshan, con metodi giusti, insegnò ai suoi cinque figli, che divennero tutti famosi.
Queste storie esaltano un valore fondamentale: i genitori devono dare l’esempio e insegnare la rettitudine, plasmando così non solo i propri figli, ma anche il futuro della società.
Il Classico descrive anche in dettaglio come le persone con ruoli diversi nella vita dovrebbero comportarsi nelle varie relazioni. I bambini recitano e memorizzano questi versi tenendoli a mente per tutta la vita, imparando quali rituali e principi devono seguire nei diversi ruoli in famiglia, sul posto di lavoro e nella società.
Tra padre e figlio dovrebbe esserci affetto.
Tra marito e moglie, armonia.
Il fratello maggiore dovrebbe essere gentile e quello minore rispettoso.
I vecchi e i giovani devono osservare il loro giusto ordine,
che è il principio fondamentale per gli amici.
Un sovrano dovrebbe mostrare rispetto e un ministro dovrebbe essere leale.
Queste dieci virtù sono i doveri morali condivisi da tutti.
Seguitele fedelmente e non andate mai contro il loro ordine.
Tra marito e moglie, armonia.
Il fratello maggiore dovrebbe essere gentile e quello minore rispettoso.
I vecchi e i giovani devono osservare il loro giusto ordine,
che è il principio fondamentale per gli amici.
Un sovrano dovrebbe mostrare rispetto e un ministro dovrebbe essere leale.
Queste dieci virtù sono i doveri morali condivisi da tutti.
Seguitele fedelmente e non andate mai contro il loro ordine.
Queste virtù, dal titolo I dieci principi della rettitudine, sono espressioni degli insegnamenti fondamentali del Classico di Confucio: Ren (bontà), Yi (rettitudine), Li (riti), Zhi (saggezza) e Xin (affidabilità) e regolano il modo in cui dovremmo comportarci nella società.

Gli insegnamenti di Confucio su Ren, Yi, Li, Zhi e Xin. Linda Zhao/The Epoch Times
Ognuno di noi ricopre molti ruoli: possiamo essere genitori, coniugi, figli, fratelli, amici, capi o dipendenti, ma al centro di queste relazioni è sempre presente il senso condiviso di rispetto e correttezza, pietà filiale, amore, armonia e lealtà.
Tutto inizia da noi stessi: quando agiamo con integrità e gentilezza, il nostro esempio influenza naturalmente la nostra famiglia, i nostri amici e le persone che ci circondano, creando un effetto a catena di bontà potente e duraturo.
PIETÀ FILIALE
Una storia commovente di pietà filiale contenuta in questo antico Testo rafforza il modo in cui questi principi contribuiscono a plasmare il carattere di un bambino.
Huang Xiang, un ragazzo della dinastia Han Orientale, III secolo a.C., aveva solo nove anni quando sua madre morì. Nonostante sentisse la mancanza della madre, si prese cura del padre con dedizione: in estate, arieggiava il suo cuscino per rinfrescarlo e in inverno si sdraiava nel letto del padre per riscaldarlo prima che lui andasse a dormire. I suoi piccoli gesti dimostrano come anche i bambini possano incarnare queste virtù. Tutti i vicini lo lodavano e lo consideravano un modello da seguire per i propri figli.
Oltre all’etica, Il Classico contiene conoscenze di base, proprio come un libro di testo elementare: insegna a contare da uno a diecimila, le quattro stagioni e i punti cardinali, il sole, la luna e le stelle, l’ordine naturale del cielo, della Terra e dell’umanità. Introduce i cinque elementi (metallo, legno, acqua, fuoco e terra), la geografia, l’agricoltura, il commercio e i tradizionali sei cereali e sei animali domestici. Poiché tutti versi del Classico sono composti da tre parole e rime, i bambini possono memorizzare facilmente le conoscenze, arrivando a comprendere la creazione, la Terra e l’universo. Man mano che i bambini crescono, il testo li guida verso i Quattro Libri e i Cinque Classici del Confucianesimo e lo studio della Storia.
L’apprendimento morale e l’apprendimento pratico erano inseparabili, entrambi essenziali per diventare una persona completa.
L’apprendimento morale e l’apprendimento pratico erano inseparabili, entrambi essenziali per diventare una persona completa.
COLTIVARE TUTTA LA VITA
Il libro si chiude con un avvertimento e un incoraggiamento:
La diligenza porta al successo;
l’ozio non porta a nulla.
Siate consapevoli di questo,
impegnatevi sempre.
l’ozio non porta a nulla.
Siate consapevoli di questo,
impegnatevi sempre.
La crescita morale e intellettuale, insegna, non è una fase della giovinezza, ma un impegno che dura tutta la vita.
UN MESSAGGIO PER OGGI
Dopo che nel 1949 il Partito Comunista Cinese prese il potere in Cina, la cultura tradizionale venne bandita, in modo particolare durante la Rivoluzione Culturale di Mao. Gli insegnamenti morali confuciani e i testi come Il Classico furono bollati come «superstizioni feudali», minando l’educazione morale e abbandonando quindi quegli insegnamenti. La corruzione dell’etica nella società cinese che ne seguì è una storia dolorosa che arriva fino ai nostri giorni.
Il messaggio di questo libro è senza tempo: la natura umana nasce buona, ma deve essere coltivata attraverso l’educazione, l’autodisciplina e l’esempio morale. Quando gli individui coltivano la virtù, le famiglie prosperano e le società diventano stabili e giuste. È questa forse la lezione più profonda che questo piccolo libro offre al mondo moderno: la bontà è nella nostra natura, ma sopravvive solo quando scegliamo di praticarla.
Articoli attuali dell'autore
24 marzo 2025
Il Pcc inasprisce la persecuzione del Falun Gong








