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Il primo ministro del Nepal, K.P. Sharma Oli, si è dimesso martedì 9 settembre mentre le proteste anti-corruzione continuavano a sfidare il coprifuoco a tempo indeterminato, con scontri violenti tra manifestanti e polizia. Le dimissioni arrivano il giorno dopo la morte di 19 persone nelle manifestazioni scatenate dal divieto sui social media. I manifestanti hanno preso d’assalto e incendiato le abitazioni di diversi ministri nella zona di Bhaisepati, a Lalitpur. Secondo i media locali, alcuni membri del governo sarebbero stati evacuati in elicottero militare. Il governo di Oli aveva revocato il divieto ai social lunedì 8 settembre, quando le proteste erano esplose con ancora più forza: la polizia ha sparato gas lacrimogeni e proiettili di gomma contro i manifestanti che tentavano di assaltare il parlamento. Il bilancio è stato di 19 morti e oltre 100 feriti.