Le sole energie rinnovabili «non bastano a sostenere il sistema industriale italiano. Serve realismo sulla transizione energetica e un ruolo più forte dell’Italia in Europa». Lo ha dichiarato il presidente di Federacciai, Antonio Gozzi, intervenendo al ministero delle Imprese e del Made in Italy, a Roma, durante l’evento “La filiera della power generation italiana”.
«Per anni si è avuto paura di dire che il gas potesse avere un ruolo strategico nella transizione. Ora è il momento del pragmatismo: l’ideologia del Green Deal non può prevalere sulla realtà», ha detto Gozzi, sottolineando che «il fabbisogno elettrico aumenterà nei prossimi anni e qualcuno dovrà garantire potenza e continuità, cosa che le rinnovabili da sole non riescono a fare».
Gozzi ha poi denunciato lo stallo in Europa su alcuni provvedimenti notificati da anni da parte dell’Italia: «È inaccettabile che misure in linea con le direttive europee restino ferme a Bruxelles. L’Italia deve alzare il livello della sua presenza politica e tecnica nelle istituzioni europee».
Il presidente di Federacciai ha infine annunciato l’ipotesi di una collaborazione industriale e azionaria con soggetti del settore energia, per investimenti tra i 200 e i 300 milioni di euro, nell’ambito del capacity market, «per rafforzare la sicurezza energetica e la resilienza del sistema».
