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Gasparri: Garofani poteva essere più cauto ma non ci sono complotti

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Maurizio Gasparri

Photo: foto di repertorio ANSA/CIRO FUSCO.

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Tempo di lettura: 1 Min.

«Per quanto riguarda il caso Garofani io conosco il consigliere del Presidente, è stato un mio collega, un parlamentare, era della Margherita, uomo della sinistra democristiana, vicino al presidente Mattarella che, come tutte le persone che hanno un ruolo, si circonda di collaboratori di cui si fida e con cui ha condiviso un percorso». Lo afferma il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, a Agorà su Rai3. «Il mio realismo mi porta a non vedere complotti o minacce nelle sue parole pronunciate in una cena per ricordare un grande calciatore come Agostino Di Bartolomei, capitano della Roma», aggiunge.

«Io penso che Garofani abbia espresso la sua opinione «politica», auspicando che si formasse quell’area della sinistra riformista di Ruffini ed altri, che ora non esiste quasi più. Dopodiché, poteva essere più cauto ma non credo che lo Stato crolli se Garofani esprime, in una cena e non in un contesto pubblico, la sua opinione. Sorpreso? No, perché è quello che lui pensa politicamente. Pensiamo che Garofani possa alterare gli equilibri istituzionali? No. Pensiamo che Mattarella sia un nemico del governo? No. Mattarella è stato rieletto in un momento in cui il Parlamento, non avendo una maggioranza né di centrodestra e né di centrosinistra, lo ha costretto ad accettare un secondo mandato. Il fatto è che adesso viviamo tutti una vita in diretta, ma Garofani ha solo espresso il suo pensiero durante una cena», conclude Gasparri.


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