Coscienza e dimensioni superiori tra fisica e metafisica

di Red ETI/Y.Dong&M.Allbert
8 Settembre 2025 22:55 Aggiornato: 8 Settembre 2025 23:37

Nel 2008, un’infezione batterica ha sconvolto la vita di Eben Alexander, rinomato neurochirurgo con un dottorato alla Duke University e una specializzazione ad Harvard. Certo di padroneggiare i misteri del cervello e della consapevolezza, è caduto in coma per sette giorni, risvegliandosi pienamente guarito. Durante quel periodo, la sua mente avrebbe esplorato un regno ultraterreno, un luogo di nuvole luminose e paesaggi eterei, percepito come vividamente reale. Questo evento ha spinto la comunità scientifica a interrogarsi sulla natura della coscienza e sulla possibilità che essa trascenda i confini della realtà visibile.

La fisica moderna apre scenari su piani multipli. La teoria delle stringhe ipotizza che l’universo sia composto da minuscoli filamenti di energia, simili a corde vibranti, che generano la materia attraverso modelli distinti. Per essere coerente, richiede almeno dieci dimensioni. La M-teoria, che integra queste idee, ne propone undici, oltre le quattro percepibili (tre spaziali e il tempo), con l’ambizione di unificare le forze della natura in una “teoria del tutto”. Sebbene prive di conferme empiriche, queste teorie suggeriscono l’esistenza di regni invisibili accanto a noi.

Le esperienze di premorte offrono indizi su questi ambiti. Il dottor Sam Parnia, medico e ricercatore, ha rilevato che il 7% dei pazienti rianimati descrive viaggi in regni ultraterreni, mentre il cardiologo olandese Pim van Lommel ha riportato che il 29% di chi vive un’esperienza di premorte accede a un regno vasto e meraviglioso.  Un tratto ricorrente è il passaggio attraverso un tunnel luminoso, simile ai cunicoli spazio-temporali (wormhole) teorizzati dalla fisica, che conducono a una dimensione dove il tempo si dissolve. Uno studio del 2022, pubblicato sugli Annals of the New York Academy of Sciences, conferma queste esperienze, evidenziando il tunnel come elemento distintivo.

Frequente è anche la “revisione della vita”, riportata dal 14% di 617 casi analizzati dalla Near-Death Experience Research Foundation nel 2014 e dal 50% dei sopravvissuti al terremoto di Tangshan del 1976. In questo fenomeno, la vita scorre come un film tridimensionale, con dettagli vividi e la capacità di rivivere emozioni proprie e altrui. Bernard Carr, professore emerito alla Queen Mary University di Londra, considera queste manifestazioni come accessi a piani superiori, non come allucinazioni. L’oncologo Jeffery Long cita il caso di Roger, che in un incidente d’auto ha rivissuto la propria esistenza con un realismo straordinario, percependo i sentimenti delle persone incontrate.

Anche le memorie prenatali forniscono spunti. Tra il 2002 e il 2003, il ginecologo giapponese Akira Ikegawa ha intervistato 3.061 coppie genitore-figlio a Nagano, rilevando che il 33% dei bambini ricordava il grembo materno e il 20,7% la nascita. Molti sostenevano di provenire da un luogo “sopra le nuvole colorate”, tra angeli e fate, prima di scegliere la madre. Un bambino, Yuichi, ha raccontato di aver osservato i genitori dal cielo, mentre Natsumi ha descritto un gruppo di cherubini in cerca della futura madre, confermando dettagli come il motivo di un vestito premaman.

Il mondo accademico ritiene che la consapevolezza possa accedere a spazi multidimensionali quando si separa dal corpo. Esplorare questi regni, non percepibili direttamente, è ritenuto essenziale per comprenderne la natura. La capacità umana di immaginare queste dimensioni, secondo gli studiosi, ne suggerisce una possibile esistenza reale. Attraverso approcci interdisciplinari, come matematica e filosofia, si potrebbe avvicinare una spiegazione.

Le esperienze di premorte e le memorie prenatali, unite alle teorie fisiche, indicano che la mente possa trascendere la realtà fisica, accedendo a spazi dove tempo e spazio assumono forme diverse. Lungi dall’essere mere congetture, queste manifestazioni alimentano un dibattito scientifico e filosofico sulla natura dell’esistenza.

Le informazioni e le opinioni contenute in questo articolo non costituiscono parere medico. Si consiglia di confrontarsi sul tema col proprio medico curante e/o con specialisti qualificati.


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