A Roma prima tappa della mostra Armonie Visive

di Redazione ETI/Alessandro Starnoni - Gabriele Bruno
29 Settembre 2025 9:52 Aggiornato: 29 Settembre 2025 21:58

Roma ha accolto  un evento di forte impatto emotivo che intreccia musica, pittura e scultura in un dialogo sensoriale capace di trasformare la fruizione artistica in un’esperienza immersiva.

Dal 23 al 28 settembre 2025 il Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese ha ospitato la prima tappa di “Armonie Visive – Il canto silenzioso degli strumenti ad arco”, progetto promosso dalla Fondazione Creativi Italiani con il sostegno della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.

L’iniziativa nasce come omaggio alla forza evocativa degli strumenti ad arco, trasformati in fonte di ispirazione per tre protagonisti d’eccezione. Lo scultore Giorgio Laveri, noto a livello internazionale per la sua ricerca sulla materia e per la sua capacità di reinventare l’ordinario in chiave pop e monumentale, presenterà un ciclo di opere dedicate all’archetto, cuore pulsante della vibrazione musicale. La pittrice Mitzi Simonetti proporrà una serie di tele in cui le forme sinuose degli strumenti si trasformano in immagini cromatiche sospese tra figurazione e astrazione. A intrecciare questi linguaggi sarà la musica originale del Maestro Leonardo De Amicis, che ha composto per l’occasione un brano per trio d’archi, eseguito dal vivo nel corso del vernissage.

Il percorso espositivo si articola negli spazi del piano terra del museo, in particolare nella Sala del Ninfeo, con un allestimento pensato per valorizzare la relazione tra le opere scultoree e pittoriche, accompagnate da un’inedita partitura musicale che farà da filo conduttore all’intera esperienza.

“Armonie Visive” si propone come un inno alla bellezza universale, capace di superare barriere culturali e intellettuali. In un tempo dominato da immagini e comunicazione veloce, l’evento invita a ritrovare la purezza espressiva delle arti, restituendo spazio all’ascolto interiore e alla contemplazione.

Dopo Roma, il progetto proseguirà in altre città italiane, tra cui Milano, Napoli, Trieste, Alessandria e Laveno; creando un itinerario che dal Nord al Sud metterà in dialogo territori e comunità attraverso il linguaggio universale delle arti.

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