Polizia sequestra a Roma clinica abusiva per cittadini cinesi

di redazione eti
20 Novembre 2025 16:59 Aggiornato: 20 Novembre 2025 16:59


Video: Polizia di Stato

Agiva come una normale clinica di chirurgia estetica, con tanto di sala operatoria, anestesista e chirurgo, ma in realtà la struttura era completamente abusiva. È quanto scoperto dai poliziotti della Divisione amministrativa della questura di Roma che hanno posto sotto sequestro un ambulatorio illegale nel quadrante est della città, pubblicizzato su siti internet in lingua cinese e rivolto esclusivamente a cittadini cinesi.

L’indagine è partita da un annuncio apparso online lo scorso giugno, nel quale venivano offerti interventi estetici invasivi, come mastoplastiche additive, liposuzioni e addominoplastiche, a fronte di pagamenti di migliaia di euro e con tanto di servizio di trasporto per i clienti.

Nel corso delle successive verifiche, è emerso che la clinica operava in locali diversi da quelli autorizzati dalla Regione Lazio e senza le necessarie certificazioni sanitarie. Peraltro, pur risultando abilitata solo a interventi minori, in realtà, al suo interno, venivano eseguite operazioni di chirurgia maggiore, che, in quanto tali, prevedono l’anestesia totale e standard di sicurezza molto più elevati.

Una volta raccolti tutti gli elementi indiziari, gli agenti della Divisione amministrativa insieme a quelli della Scientifica hanno fatto irruzione nei locali della pseudo-clinica nel giorno in cui era programmato un nuovo intervento chirurgico.

All’interno della struttura, già allestita come una sala operatoria, con ferri chirurgici, macchinari per anestesia, bombole di ossigeno e medicinali pronti all’uso, è stata trovata la completa equipe medica pronta ad accogliere nella sala di attesa una paziente cinese in procinto di sottoporsi ad un intervento di addominoplastica per il quale aveva già pagato 6.500 euro.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la clinica era attiva da almeno sei mesi ed eseguiva regolarmente interventi di chirurgia estetica ad alto rischio, senza alcuna autorizzazione e in condizioni potenzialmente pericolose per la salute dei pazienti, pertanto l’intera struttura, insieme a strumentazioni e medicinali, è stata posta sotto sequestro.

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