Mattarella atteso domani in visita in Estonia

di Agenzia Nova
8 Ottobre 2025 15:38 Aggiornato: 8 Ottobre 2025 15:38

Dal nostro inviato – Mai come in questo momento storico gli occhi della comunità internazionale sono puntati sul fronte Est dell’Alleanza atlantica e in particolare sui Paesi baltici, ultimi avamposti della Nato al confine con la Russia e fra i più sollecitati dalle «provocazioni» di Mosca. Paesi che rivestono un ruolo fondamentale nello scacchiere europeo, a cominciare dall’Estonia, la cui capitale Tallin sorge a poche centinaia di chilometri dalla città natale del presidente russo Vladimir Putin, San Pietroburgo. Ed è proprio a Tallin che i capi di Stato europei senza funzioni esecutive, facenti parte del gruppo Arraiolos, si riuniranno venerdì per il consueto vertice annuale.

Fra loro il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che per l’occasione ha scelto di visitare anche la base della Nato di Amari, a circa cento chilometri dalla capitale, dove è di stanza un corposo contingente italiano nell’ambito dell’Alleanza atlantica. Sono infatti circa un centinaio i militari italiani chiamati ad operare in un contesto quantomai difficile ed in cui è richiesto sangue freddo, prontezza nelle decisioni e la tecnologia più avanzata possibile.Lo dimostra anche quanto avvenuto il mese scorso quando, non per la prima volta, gli F-35 del 32imo stormo di Amendolara e del sesto stormo di Ghedi sono dovuti intervenire dopo lo sconfinamento nello spazio aereo della Nato di alcuni MiG russi. Mezzi avanzatissimi come quelli a disposizione dei nostri militari, a cominciare dal radar Kronos del sistema missilistico antiaereo italiano Samp-T o il ‘Caew’, un aereo radar fondamentale per monitorare i confini con la Russia. Il presidente, che farà rientro in Italia decollando dalla base militare, porterà la vicinanza della Repubblica ai nostri militari e ribadirà, non solo a parole ma con la sua stessa presenza, il fermo sostegno all’Ucraina nel conflitto con Mosca e l’importanza e il ruolo di organismi internazionali come la Nato.La questione ucraina, come immaginabile, sarà anche al centro della riunione informale dei capi di Stato del gruppo Arraiolos, anche se per questa edizione la presidenza estone ha voluto puntare i rifilatori in particolare sull’evoluzione dell’intelligenza artificiale e su rischi e benefici che ne conseguono. Per l’ultimo vertice, lo scorso anno, i capi di Stato dei Paesi membri del gruppo si erano ritrovati in Polonia, ed anche in quell’occasione il presidente Mattarella aveva richiamato ad una maggiore unità della comunità europea per rispondere alle sfide del nostro tempo, fra cui quella «indifferibile» della «difesa comune». Una strada necessaria e da prendere – aveva sottolineato – ma non a cuor leggero. Perché c’è «profondo rammarico, tristezza, nel vedere immense quantità di risorse finanziarie per l’acquisto di armi, sottraendole a impieghi di carattere sociale».


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