Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha scritto su X:
«Sei mesi fa abbiamo avviato al Mimit un tavolo di lavoro – che si è già riunito cinque volte – per esaminare gli oltre dieci progetti di industrializzazione e reindustrializzazione manifestati per l’area di Taranto. Altre progettualità sono state presentate anche oggi nell’incontro promosso al Senato Stampa da Confindustria Taranto».
«Stiamo accompagnando le imprese che hanno manifestato interesse nella definizione dei progetti e nell’individuazione delle aree disponibili, anche all’interno dell’ex Ilva, nelle zone che verranno liberate nell’ambito del percorso di decarbonizzazione. A queste aree si aggiungono circa 130 ettari già pronti, destinabili subito a nuovi investimenti, tra gli altri, nei settori della carpenteria, del ferroviario, della cantieristica».
«Serve un lavoro di sistema tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti per rilanciare Taranto come un grande polo industriale, realizzando questi progetti nel più breve tempo possibile. Solo così potremo affiancare alla siderurgia nuove filiere produttive e nuova occupazione stabile. Dobbiamo procedere rapidamente, consapevoli che i forni elettrici previsti nell’ambito della rapida #decarbonizzazione sollecitata anche dagli enti locali richiederanno una minor manodopera rispetto agli altiforni, dando risposte concrete ai lavoratori che non potranno più essere impiegati nell’area siderurgica o nel suo indotto».