La lettera congiunta di Italia e Germania alla Commissione europea sull’industria dell’auto «segna un punto di svolta». Lo ha dichiarato il capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, Carlo Fidanza, intervenendo oggi in Plenaria nel dibattito relativo al futuro del settore automobilistico europeo. «Due grandi Paesi manifatturieri chiedono con forza di cambiare rotta, di riscrivere le regole, di superare i dogmi del 2035 e del tutto elettrico, rimettendo al centro neutralità tecnologica e libertà d’innovazione», ha affermato Fidanza. «Oggi l’industria automobilistica, il cuore pulsante della nostra economia, rischia di morire soffocata da scelte ideologiche e da una visione tecnocratica che non tengono conto della realtà. Il bando ai motori a combustione dal 2035 è l’emblema di questo tragico errore – ha continuato l’eurodeputato -. Non è una politica ambientale: è una politica industriale sbagliata e suicida, che sta consegnando alla Cina il quasi monopolio sul mercato e il controllo di intere filiere produttive, con l’elettrico che diventa il cavallo di Troia cinese per conquistare anche il mercato endotermico».

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Fidanza (Fd’I): lettera di Italia e Germania segna «punto di svolta»
8 Ottobre 2025 15:36 Aggiornato: 8 Ottobre 2025 15:36