Attentato sventato alle Nazioni Unite?

di Redazione ETI
23 Settembre 2025 15:57 Aggiornato: 23 Settembre 2025 15:57

Il Secret Service statunitense ha smantellato una rete di dispositivi elettronici dislocati nell’area “Tri-State” di New York, utilizzati per contro alti funzionari del governo americano. I dispositivi – oltre 300 server Sim co-locati e 100 mila schede Sim distribuite in vari siti – sono risultati concentrati entro un raggio di 55 chilometri dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in corso a New York, dove sono attesi gli interventi dei massimi esponenti mondiali, tra cui il presidente statunitense Donald Trump, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Gli agenti hanno rinvenuto file di server e scaffali pieni di schede Sim nei siti. Oltre 100 mila erano già attivate, altre pronte all’uso.
Il Secret Service l’ha descritta l’operazione come un’impresa ben finanziata e altamente organizzata, che ha richiesto milioni di dollari di spesa solo in hardware e schede Sim. La rete aveva la capacità di inviare fino a 30 milioni di messaggi di testo al minuto. I dispositivi elettronici rappresentavano insomma una minaccia imminente e potevano essere impiegati per diversi tipi di attacchi alle telecomunicazioni, come la disattivazione di torri cellulari, l’attivazione di attacchi denial-of-service e la facilitazione di comunicazioni crittografate tra “attori ostili”, ha spiegato  il Secret Service.
L’inchiesta sugli autori di questa minaccia è ancora in corso, ma le analisi preliminari sui dispositivi indicano come autori nazioni ostili e individui noti alle forze dell’ordine federali.
«Non si può sottovalutare cosa sia in grado di fare quel sistema», ha commentato Matt McCool, agente speciale responsabile dell’ufficio di New York del Secret Service, «Può abbattere torri cellulari, impedendo alle persone di comunicare […] blocca l’invio di messaggi di testo, e l’uso del cellulare». Interferenze che è facile immaginare cosa avrebbero potuto causare, nel contesto dell’Assemblea Generale dell’Onu. Le autorità per ora hanno precisato di non aver scoperto un piano diretto per sabotare l’assemblea generale delle Nazioni Unite e hanno sottolineato l’assenza di minacce contro New York. Ma resta il fatto che un simile apparato tecnologico clandestino non può ovviamente essere stato messo in piedi per niente.


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