Con 7 mila passi al giorno ci si mantiene in salute

di Redazione ETI/Zena le Roux
29 Agosto 2025 20:12 Aggiornato: 29 Agosto 2025 20:12

Un’attività semplice come camminare ogni giorno può ridurre significativamente il rischio di numerose patologie, migliorando il benessere fisico e mentale. Secondo uno studio pubblicato su The Lancet Public Health, i maggiori benefici si ottengono con 5 mila -7 mila passi giornalieri, con effetti che tendono a stabilizzarsi oltre questa soglia. Rispetto a una media di 2 mila passi, raggiungere i 7 mila comporta una diminuzione del 47% della mortalità per tutte le cause, del 47% per malattie cardiovascolari, del 37% per cancro, del 38% per demenza, del 22% per sintomi depressivi, del 28% per cadute e del 14% per diabete di tipo 2. Anche incrementi modesti, come passare a 4 mila passi, abbassano il rischio di mortalità generale del 36%.

L’attività motoria rafforza il cuore, incrementando la frequenza cardiaca e ottimizzando la circolazione, il che mantiene le arterie elastiche e migliora l’apporto di ossigeno e nutrienti agli organi. Inoltre, favorendo l’assorbimento di glucosio da parte dei muscoli, contribuisce a ridurre i livelli di zucchero nel sangue. Sul piano mentale, il movimento stimola la crescita neuronale e il rilascio di serotonina e dopamina, migliorando l’umore e alleviando lo stress.

Tuttavia, il conteggio dei passi non è l’unico indicatore di salute. Dispositivi come contapassi e smartwatch possono incentivare i principianti, ma non tutti li utilizzano regolarmente, e la loro precisione può variare. Inoltre, attività come ciclismo o canottaggio non vengono rilevate, mentre per chi ha limitazioni di movimento, obiettivi basati sui passi possono risultare inadeguati o persino dannosi, rischiando di affaticare articolazioni e muscoli o rallentare il recupero post-chirurgico.

Per chi può camminare senza rischi, non è necessario concentrarlo in un’unica sessione. Gesti quotidiani, come scendere dall’autobus una fermata prima o scegliere le scale invece dell’ascensore, contribuiscono al raggiungimento dell’obiettivo. Gli esperti invitano a evitare lunghe pause sedentarie, integrando il movimento nella routine quotidiana. Per chi trova la deambulazione dolorosa, un programma personalizzato può migliorare la mobilità, iniziando con sessioni di cinque o dieci minuti su superfici piane, per poi incrementare gradualmente la durata.

In alternativa, attività come la cyclette reclinata, più delicata per le articolazioni, o l’aerobica in acqua, come camminare in piscina o eseguire esercizi leggeri per 20-40 minuti, garantiscono vantaggi analoghi senza sovraccaricare il corpo. Per i più allenati, l’ellittica rappresenta un’opzione efficace. L’essenziale è adattare il movimento alle condizioni individuali, rendendolo accessibile e sostenibile.

Le informazioni e le opinioni contenute in questo articolo non costituiscono parere medico. Si consiglia di confrontarsi sul tema col proprio medico curante e/o con specialisti qualificati.


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