Prevenzione con i Cinque Elementi della medicina tradizionale cinese

di Redazione ETI/Naiwen Hu
27 Agosto 2025 14:19 Aggiornato: 27 Agosto 2025 14:19

La medicina tradizionale cinese considera il corpo un microcosmo in armonia con la natura, in cui i cinque elementi – legno, fuoco, terra, metallo e acqua, corrispondenti a fegato, cuore, milza, polmoni e reni – regolano l’interazione dinamica degli organi. Codificata nel Classico Interno dell’Imperatore Giallo (Huangdi Neijing), questa pratica privilegia la prevenzione, individuando precocemente gli squilibri attraverso tecniche come osservazione, ascolto, interrogazione e lettura del polso, per trattare meridiani e organi prima che la malattia si manifesti.

La teoria dei cinque elementi si basa su cicli di generazione e controllo. Nel ciclo di generazione, ogni elemento nutre il successivo: il legno alimenta il fuoco, il fuoco arricchisce la terra, la terra genera il metallo, il metallo produce l’acqua e l’acqua nutre il legno. Nel ciclo di controllo, invece, l’equilibrio è garantito dalla moderazione: il legno stabilizza la terra, la terra contiene l’acqua, l’acqua spegne il fuoco, il fuoco fonde il metallo e il metallo taglia il legno. Le emozioni seguono lo stesso schema: la gioia attenua il dolore, il dolore modera la collera, la collera supera il rimuginare, il rimuginare mitiga la paura e la paura frena la gioia.
Ogni organo è associato a un’emozione: il fegato alla collera, il cuore alla gioia, la milza al rimuginare, i polmoni al dolore e i reni alla paura e un eccesso emotivo danneggia l’organo corrispondente. In particolare, il fegato, sensibile alle fluttuazioni emotive, è vulnerabile allo stress psicologico, come dimostrano recenti indagini che ne collegano l’alterazione a un maggior rischio di mortalità per patologie epatiche.

Un episodio del V secolo a.C. illustra questa visione. Il medico Bian Que, visitando il duca Huan di Qi, lo avvertì: «Un disturbo si annida nella vostra pelle». Il duca, scettico, rispose: «Non sono malato, questo ciarlatano cerca solo il mio denaro». Cinque giorni dopo, Bian Que insistette: «Il disturbo è nei vasi sanguigni, se non trattato le conseguenze saranno gravi». Ignorato, tornò dopo altri cinque giorni: «La patologia ha raggiunto gli intestini, la situazione è critica». Inascoltato, il medico, vedendo il duca cinque giorni più tardi, si voltò e se ne andò, spiegando: «Il male è nel midollo osseo, non c’è cura». Poco dopo, il duca si ammalò gravemente e morì, mentre Bian Que aveva lasciato lo Stato di Qi. Le Cronache del Grande Storico attribuiscono a Bian Que un’abilità unica: vedere attraverso il corpo, anticipando i sintomi.
Un esempio di cura emotiva viene da Zhu Danxi, celebre praticante della dinastia Yuan. Un giovane, devastato dalla perdita della moglie, vedeva la propria salute peggiorare per il dolore, che nella medicina cinese danneggia i polmoni. Invece di prescrivere rimedi, Zhu Danxi usò l’astuzia: «Ho capito: siete incinto, tra pochi giorni partorirete!». Sbalordito, il giovane rise: «Il grande Zhu Danxi pensa che un uomo possa essere incinto?». Quel riso dissolse la malinconia. Nei giorni successivi, il giovane continuò a scherzare, ritrovando forza e spirito. Sfruttando il ciclo di controllo, Zhu Danxi usò la gioia per contrastare il dolore, guarendo il paziente senza farmaci.

Nessun medico, per quanto abile, può aiutare chi vive sregolatamente, privo di disciplina. Sun Simiao, medico della dinastia Tang, evidenziava in Prescrizioni essenziali del valore di mille pezzi d’oro: «Senza coltivare virtù e condotta, nemmeno gli elisir prodigiosi prolungano la vita». Al contrario, osservava: «Perfezionando la virtù ogni giorno, le benedizioni arrivano spontanee e la longevità segue naturalmente». Uno studio del luglio 2024, pubblicato su Jama Psychiatry, ha coinvolto quasi 50 mila donne americane anziane, con un’età media di 79 anni, dimostrando che la gratitudine abbassa il rischio di mortalità del 9% e quello di decessi cardiovascolari del 15%. Tratti come gratitudine, compassione e autodisciplina favoriscono stili di vita sani, stabilità emotiva e legami sociali più forti.

Sun Simiao ammoniva: «I saggi hanno creato medicine per chi devia nella condotta, ma gli stolti si aggrappano alla malattia, senza abbracciare virtù, restando intrappolati fino alla morte, senza rimpianti». Nella medicina tradizionale cinese, la prevenzione, fondata sull’equilibrio emotivo e sulla disciplina, rappresenta la via maestra per una salute duratura.

Le informazioni e le opinioni contenute in questo articolo non costituiscono parere medico. Si consiglia di confrontarsi sul tema col proprio medico curante e/o con specialisti qualificati.


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