Perché cambiare il materasso fa la differenza

di Redazione ETI/Flora Zhao
25 Agosto 2025 19:20 Aggiornato: 25 Agosto 2025 19:20

Un materasso usurato può danneggiare il sonno, causando fastidi cronici come dolori alla schiena, rigidità mattutina e alterazioni dell’umore. Ricerche recenti dimostrano che sostituire un materasso vecchio porta progressi notevoli nella salute, mentre l’accumulo di acari, batteri e muffa rappresenta una minaccia per allergie e altre patologie.

Un materasso ha una durata media di circa dieci anni, ma la sua longevità dipende dai materiali. I modelli a molle si consumano più rapidamente a causa dell’usura delle molle, mentre quelli in memory foam o lattice, più resistenti, durano di più. La qualità e la manutenzione ne influenzano la vita, ma, secondo gli esperti, un supporto per il riposo va sostituito quando diventa scomodo o disturba il sonno. I materassi in memory foam a bassa densità o in lattice sintetico si deteriorano prima rispetto a quelli ad alta densità o in lattice naturale. In media, un prodotto di qualità standard richiede una sostituzione ogni sette-dieci anni. Le garanzie di 20 o 25 anni coprono solo la struttura, non il comfort, con dettagli spesso nascosti nelle clausole.

Negli ultimi 20 anni, Bert Jacobson, docente di psicologia applicata alla salute presso l’Università statale dell’Oklahoma, ha evidenziato che passare a un nuovo materasso elimina spesso fastidi persistenti. In uno studio su 59 persone sane, che usavano giacigli di circa nove anni e mezzo, si è osservata una riduzione del 48% del mal di schiena, un miglioramento del 55% nella qualità del sonno e una diminuzione di circa il 20% dello stress dopo quattro settimane su un materasso a media rigidità. Un’altra ricerca su supporti usati per circa 11 anni ha mostrato cali significativi dello stress fisico (da 2,6 a 1,7) e psicologico (da 1,7 a 1,4), con un aumento della durata del sonno. Nel 2024, un’analisi ha confermato che persone di mezza età con insonnia occasionale, passate a un materasso a griglia di media rigidità, hanno registrato un sonno più lungo, meno stanchezza e un umore più positivo, con minore tensione e maggiore energia. Heather A. Hausenblas, docente di scienze motorie presso l’Università di Jacksonville, ha sottolineato il valore di questa semplice modifica, adottandola lei stessa con soddisfazione.

L’usura dei materassi a molle, analizzata dal professor Jacobson su 32 esemplari di circa nove anni, rivela che le molle portanti al centro, sottoposte a compressione costante, si deformano di quasi tre centimetri con un chilo di peso, contro un centimetro per quelle alle estremità, compromettendo il supporto e la postura durante il riposo. Anche se il materasso appare piatto, questa usura invisibile riduce la qualità del sonno.

Un materasso vecchio può diventare un ricettacolo di minacce per la salute. La pelle umana perde circa mezzo chilo di cellule morte l’anno, nutrendo acari microscopici che prosperano in ambienti caldi e umidi. I loro allergeni, presenti in feci, esoscheletri e uova, possono scatenare reazioni allergiche o dermatiti atopiche. Negli Stati Uniti, metà delle case presenta livelli di allergeni da acari pari o superiori alla soglia di sensibilizzazione (2 microgrammi per grammo di polvere), con sintomi probabili oltre i 10 microgrammi. In Thailandia, materassi in poliuretano usati per nove mesi in un dormitorio ospedaliero hanno raggiunto 11,2 microgrammi per grammo, raddoppiati dopo un anno. I materassi in schiuma sono più infestati di quelli a molle, specie senza coperture. Sudore e fluidi corporei favoriscono batteri come Staphylococcus e Pseudomonas e muffe, che causano mal di testa, tosse, allergie e dolori muscolari. Nei soggetti immunodepressi, i batteri possono infettare i polmoni, mentre alcune muffe provocano infiammazioni e disfunzioni cognitive. In Scozia, uno studio ha collegato materassi vecchi, specie di seconda mano, a un aumento del rischio di sindrome della morte improvvisa del lattante.

Dal 1970, i materassi contengono ritardanti di fiamma, sostanze tossiche regolamentate dalla Convenzione di Stoccolma tra il 2004 e il 2017. Nel 2022, uno studio ha rilevato fibra di vetro in oltre metà degli strati interni di alcune coperture, con frammenti inalabili che irritano le vie respiratorie. Materiali come gomma naturale e lana, resistenti al fuoco, riducono questi rischi.

Per prolungare la vita del materasso, è utile ruotarlo ogni tre-sei mesi, evitando il ribaltamento per modelli a strati. L’aspirazione regolare riduce la polvere del 78% in otto settimane, limitando acari e batteri. Lavare le lenzuola settimanali in acqua sopra i 54 gradi elimina gli allergeni, mentre una pulizia semestrale con aspirapolvere e bicarbonato mantiene il materasso in buone condizioni. I coprimaterassi antiacaro, con pori inferiori a 0,5 micrometri, sono utili per gli allergici, ma durano solo due-tre anni. Per chi non ha allergie, lavare le lenzuola regolarmente può bastare, evitando coprimaterassi che riducono il comfort, specie nei modelli in memory foam.

Le informazioni e le opinioni contenute in questo articolo non costituiscono parere medico. Si consiglia di confrontarsi sul tema col proprio medico curante e/o con specialisti qualificati.


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