l metodo per ritrovare l’attenzione nell’era digitale

di redazione eti/Mike Donghia
24 Agosto 2025 15:48 Aggiornato: 24 Agosto 2025 15:48

In un’epoca segnata dall’iperconnessione, mantenere l’attenzione sembra una sfida sempre più ardua. La mente, sopraffatta da stimoli digitali incessanti, cede facilmente alle distrazioni, perdendo la capacità di immergersi a fondo nelle attività. Nel suo libro The Shallows: Come internet sta cambiando il nostro cervello, l’autore statunitense Nicolas Carr rivela come la rete rimodelli i nostri percorsi neurali, trasformando il nostro modo di pensare. Proprio come un’alimentazione scorretta alimenta l’obesità, un ambiente mentale saturo di stimoli continui può generare stress e compromettere il benessere psicologico. È possibile, però, opporsi a queste forze apparentemente soverchianti? La risposta è sì e il successo è a portata di mano.

Le distrazioni si rivelano spesso più invitanti del compito da svolgere. Capirne le ragioni è il primo passo per contrastarle. Offrono una gratificazione immediata, alleviando temporaneamente noia o tensione e consentendo di evadere in esperienze alternative. Inoltre, richiedono un impegno cognitivo minimo: senza una guida, la mente scivola verso la via più agevole, come l’acqua che scorre in discesa. L’ambiente digitale, con notifiche costanti, flussi continui di aggiornamenti e algoritmi su misura, alimenta questa tendenza, trasformandosi in un vortice di stimoli irresistibili.

Il leggendario Steve Jobs dichiarava: «Le persone credono che concentrarsi significhi accettare ciò su cui si vuole puntare. Ma non è così. Significa dire no alle centinaia di altre buone idee». La vera sfida dell’attenzione consiste nel rinunciare alle opportunità superflue e nel plasmare un contesto che favorisca la concentrazione. Il metodo Focus, articolato in cinque passaggi fondamentali, offre una guida per coltivare una mente più lucida e produttiva.

F: INDIVIDUARE GLI INNESCHI DELLE DISTRAZIONI

Riconoscere i momenti e i luoghi in cui si cede più facilmente alle tentazioni è essenziale. Quali situazioni o contesti risultano più insidiosi? Quali forme di distrazione prevalgono? La consapevolezza di sé rappresenta il primo passo per modificare le proprie abitudini. Sebbene la tecnologia sia spesso il principale ostacolo, è utile riflettere su ogni ambito in cui si rischia di disperdere il tempo.

O: ORGANIZZARE L’AMBIENTE

Creare un contesto favorevole all’attenzione varia da persona a persona, ma alcune strategie si rivelano particolarmente efficaci: sostituire lo scorrere dello smartphone con la lettura di un libro elettronico a letto, meno stimolante; chiudere le schede del browser e attivare la modalità a schermo intero durante la scrittura; mantenere una scrivania ordinata e priva di distrazioni; iniziare la giornata con una lista chiara di priorità; isolarsi, se necessario, chiudendo la porta per garantire un focus assoluto.

C: RITAGLIARE SPAZI PER UN LAVORO SENZA INTERRUZIONI

Pianificare momenti dedicati a un’attività intensa è cruciale. L’autore riserva ogni giorno feriale due intervalli temporali: uno breve per la scrittura, uno più esteso per i progetti lavorativi principali. Le attività meno prioritarie, come rispondere alle email o partecipare a riunioni, vengono gestite nel resto della giornata.

U: UTILIZZARE STRUMENTI PER FAVORIRE L’ATTENZIONE

Diverse applicazioni aiutano a limitare il tempo sullo schermo, ma un semplice foglio di carta può essere altrettanto efficace. L’autore utilizza elenchi visivi sulla scrivania per monitorare i progressi giornalieri, incentivandosi a completare le attività prima di ricorrere al telefono. Vedere i traguardi raggiunti si trasforma in una spinta motivazionale.

S: SOSTENERE GLI SFORZI CON LA CURA DI SÈ

Il benessere fisico influisce direttamente sulla lucidità mentale. Pratiche come fare pause regolari, dormire a sufficienza e mantenere il corpo attivo costituiscono una base solida per potenziare l’attenzione. La cura di sé, nonostante l’espressione sia talvolta abusata, significa adottare abitudini che rendano il lavoro sostenibile nel tempo.

Le informazioni e le opinioni contenute in questo articolo non costituiscono parere medico. Si consiglia di confrontarsi sul tema col proprio medico curante e/o con specialisti qualificati.


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