Tempio peruviano rivela 3mila anni di riti e pratiche funerarie

di Redazione Eti/Reuters
8 Agosto 2025 13:23 Aggiornato: 8 Agosto 2025 13:23


Video: Reuters

Gli archeologi nel nord del Perù hanno scoperto nuove prove presso il tempio di Puémape che potrebbero ridefinire la comprensione dell’architettura rituale primitiva e del culto degli antenati lungo la costa. Situato nel deserto della valle del Jequetepeque, nella regione di La Libertad, il sito era stato studiato per la prima volta nel 1990 e associato alla cultura Cupisnique. I recenti scavi condotti dal Programma Archeologico Chicama dell’Università Nazionale di San Marcos hanno rivelato che l’attività umana a Puémape risalirebbe al 2200 a.C., rendendolo uno dei più antichi centri cerimoniali conosciuti nella regione. Tra le scoperte più rilevanti 14 scheletri sepolti a faccia in giù, alcuni con le mani legate dietro la schiena. Il modo in cui questi scheletri sono stati sepolti potrebbe indicare forme tipiche di sacrificio umano.

Gli archeologi ritengono che i resti risalgano a circa il 1000 a.C. e possano essere collegati a sacrifici rituali o a sepolture successive a conflitti da parte della cultura Salinar, che occupò il sito secoli dopo il suo abbandono originario.

I resti sono stati rinvenuti esclusivamente all’interno del perimetro del tempio, a conferma del significato sacro mantenuto dal luogo ben oltre il suo primo utilizzo.

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