Il nuovo capo delle risorse umane Usa si smarca da Musk

di redazione eti/Reuters
22 Luglio 2025 13:11 Aggiornato: 22 Luglio 2025 13:11

Scott Kupor, da poco nominato a capo dell’Ufficio per la gestione del personale federale degli Stati Uniti, ha preso le distanze da Elon Musk. Lunedì, parlando con i giornalisti, Kupor ha ribadito la sua fedeltà al programma del presidente degli Stati Uniti, escludendo qualsiasi legame personale con l’imprenditore. «Non ho alcun rapporto personale con Elon Musk. Ho parlato con Elon Musk una sola volta al telefono in tutta la mia vita», ha dichiarato il nuovo responsabile, insediatosi questo mese per guidare l’agenzia incaricata di ridurre il personale federale. Parole che rispondono ai dubbi sulla lealtà degli imprenditori della Silicon Valley verso l’amministrazione Trump, dopo la rottura tra il presidente e Musk.

Kupor ha chiarito alla Casa Bianca: «il mio compito è realizzare al meglio il programma del presidente, senza seguire obiettivi che ne divergano». La sua nomina, proposta a dicembre, approvata in commissione ad aprile e confermata dal Senato solo a luglio, aveva sollevato timori. Alcuni funzionari temevano che il conflitto Trump-Musk potesse metterla a rischio, dato il passato di Kupor come partner di Andreessen Horowitz, società di venture capital che investe in Xai, startup di intelligenza artificiale di Musk, e in SpaceX.

Elon Musk, che aveva speso oltre 250 milioni di dollari per sostenere la campagna presidenziale di Trump a novembre, ha guidato fino a maggio il Ministero dell’efficienza governativa, puntando a tagliare bilancio e personale pubblico. Sebbene Trump avesse plauduto al suo lavoro al momento delle dimissioni, aveva poi revocato la nomina di Jared Isaacman — alleato di Musk — alla guida della Nasa.

Kupor ha anche commentato un’iniziativa controversa di Musk: a febbraio, un’e-mail a sorpresa aveva imposto a tutti i dipendenti federali di elencare cinque risultati settimanali, generando tensioni con i ministri e confusione tra i lavoratori. «Il processo è manuale e poco efficiente — ha osservato Kupor —Dobbiamo verificare se produce davvero i benefici attesi». Secondo Reuters, a marzo la Casa Bianca aveva collocato due fedelissimi di Trump all’Opm (l’agenzia Usa per la gestione del personale federale), dopo che l’e-mail di Musk aveva spiazzato i funzionari.

Kupor intende ora perseguire una gestione più efficiente, ma senza seguire ciecamente le strategie di Musk, concentrandosi esclusivamente sugli obiettivi di Trump.


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