«Nel 2024 è proseguita la riduzione dell’indebitamento netto: 3,4 per cento, un valore più che dimezzato rispetto al 7,2 per cento di fine 2023, anche se ancora più elevato di 2 punti rispetto al valore pre-crisi (-1,5 per cento nel 2019). Il miglioramento è netto anche se confrontato con le previsioni dell’autunno scorso, per circa 0,4 punti percentuali, grazie ad un andamento più sostenuto delle entrate (+11,1 miliardi), solo parzialmente bilanciato da un’accelerazione della spesa primaria (+4,6 miliardi)». A dirlo è stato il presidente di coordinamento delle Sezioni riunite della Corte dei conti, Enrico Flaccadoro, nella relazione in occasione della presentazione del Giudizio di parificazione rendiconto generale dello Stato per l’esercizio finanziario 2024.
