Tutti in buone condizioni di salute e grati alla Farnesina e al ministro degli Esteri Antonio Tajani per la rapidità con cui sono state organizzate le procedure di evacuazione: queste, secondo quanto appreso da Agenzia Nova, sono le prime informazioni sui 29 italiani che ieri sera sono stati aiutati a lasciare l’Iran per poter rientrare in Italia. Tappa intermedia per il ritorno in patria è stata Baku, la capitale dell’Azerbaigian, Paese caucasico che confina con l’Iran.
Sempre secondo quanto si apprende, gli italiani sono stati accolti dall’ambasciatore Luca Di Gianfrancesco e dal suo vice, ma non è stato solo un lavoro di rappresentanza quello svolto dalla nostra missione diplomatica in Azerbaigian. L’ambasciata, infatti, ha provveduto ad affittare dei pullman per agevolare il loro arrivo a Baku dalla frontiera con l’Azerbaigian, e una delegazione diplomatica italiana ha fornito assistenza ai 29 connazionali già prima che questi lasciassero l’Iran.
Importante, sempre stando a quanto si apprende, è stata anche la collaborazione delle autorità dell’Azerbaigian che già nei giorni scorsi – durante una conversazione telefonica fra il ministro degli Esteri Jeyhun Bayramov e l’omologo iraniano Abbas Araghchi – avevano garantito che le frontiere sarebbero state aperte per favorire il passaggio di cittadini di Paesi terzi. Le fonti di Agenzia Nova riferiscono che alla frontiera fra i due Paesi si registrano flussi intensi in uscita ma non, al momento, una situazione di caos: diverse centinaia di persone stanno cercando di passare il confine e questo, ovviamente, sta provocando dei disagi perché quelli fra Iran e Azerbaigian sono valichi di piccole dimensioni e non adatti, quindi, a gestire questo tipo di flussi.