«L’Italia non è un Paese per giovani. Lo confermano, ancora una volta, i dati impietosi dell’Istat: migliaia di giovani lasciano il nostro Paese per costruirsi un futuro altrove. Ragazze e ragazzi che ogni anno, di fronte a un’Italia incapace di offrire loro opportunità dignitose, scelgono di emigrare. Lo fanno per affermarsi, per cercare un lavoro all’altezza dei propri studi, per avere salari più alti e condizioni di vita migliori. Con loro, però, se ne vanno anche competenze, energie, prospettive. È una perdita enorme per il nostro sistema produttivo, che diventa sempre meno competitivo, sempre meno in grado di reggere la concorrenza globale». Lo afferma in una nota Marco Sarracino, responsabile Mezzogiorno e coesione territoriale nella segreteria del Pd. «Di fronte a tutto questo, il governo Meloni continua a rifugiarsi nella propaganda e nella narrazione di facciata, limitandosi a esaltare i numeri generici dell’occupazione, senza interrogarsi su che tipo di lavoro stiano realmente facendo i nostri giovani, con quali tutele, con che tipologie di contratto, con quale livello di precarietà, con quali retribuzioni, con quali prospettive», spiega.
«Eppure il quadro è chiaro: un Paese che fa pochi figli, che vede diminuire ogni anno il numero degli studenti e sparire intere classi scolastiche, soprattutto nelle aree interne, è un Paese che si sta lentamente svuotando – prosegue Sarracino -. Svuotando di persone, di competenze, di futuro. La desertificazione anagrafica e culturale non è più un rischio lontano, ma una realtà che si sta già materializzando sotto i nostri occhi. Per questo il Partito Democratico ribadisce con forza che la fuga dei giovani è un’emergenza nazionale. E denuncia con altrettanta chiarezza l’immobilismo del governo, che su questo tema non ha fatto nulla. Serve una visione. Servono investimenti seri su ricerca, università e formazione, serve un adeguamento dei salari di ingresso nel mondo del lavoro, serve soprattutto costruire davvero quel ‘diritto a restare’ che, in particolare per il Mezzogiorno, è diventato una priorità assoluta. Non possiamo continuare a perdere i nostri migliori talenti nel silenzio e nell’indifferenza delle istituzioni», conclude l’esponente del Pd.