Mattarella a udienza da Leone XIV

di Agenzia Nova
6 Giugno 2025 14:09 Aggiornato: 6 Giugno 2025 14:09

Una composizione di fiori con il tricolore della bandiera italiana nel Cortile di San Damaso ha accolto questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita ufficiale da papa Leone XIV. È il primo vertice ufficiale tra il capo di Stato e papa Prevost, ma il secondo incontro tra i due dopo quello del 18 maggio scorso, nella Basilica vaticana, al termine della Messa per l’inizio del pontificato che aveva dato l’occasione ai due di scambiare qualche parola. In Vaticano, Mattarella – in giornata atteso alla Cittadella della Pace di Rondine, nei pressi di Arezzo – è giunto puntuale, poco prima delle 9, in auto, facendo ingresso dall’Arco delle Campane, dopo aver attraversato Via della Conciliazione da stamane chiusa al pubblico.

Ad accompagnare il presidente nel Palazzo Apostolico, la figlia Laura e gli altri due figli, insieme ai rispettivi coniugi e ai cinque nipoti. Nella delegazione al seguito presenti, tra gli altri, il ministro degli Affari esteri e vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, l’ambasciatore italiano presso la Santa Sede, Francesco Di Nitto, e il segretario generale del Quirinale, Ugo Zampetti. Mentre ad attenderlo nel Cortile di San Damaso c’era il reggente della Prefettura della Casa pontificia, monsignor Leonardo Sapienza, oltre al tradizionale picchetto della Guardia Svizzera schierato accanto ai Gentiluomini di Sua Santità. Uno scambio di saluti, poi Mattarella ha raggiunto in ascensore la seconda Loggia per l’incontro con Papa Leone nella Biblioteca del Palazzo Apostolico.

Il Pontefice, con mozzetta rossa e stola papale, ha accolto l’ospite con un sorriso e una stretta di mano. Poi il colloquio a porte chiuse, seduti al tavolo della Biblioteca, terminato intorno alle 10:10, durato poco meno di un’ora, su diversi temi. Il giorno stesso dell’elezione di Leone XIV, l’8 maggio, il capo di Stato aveva espresso «fervidi auguri», sottolineando il valore della pace «disarmata» e «disarmante» evocato dal Papa affacciandosi per la prima volta dalla Loggia della Basilica. «In questo momento storico, in cui tanta parte del mondo è sconvolta da conflitti inumani dove sono soprattutto gli innocenti a soffrire le conseguenze più dure di tanta barbarie, desidero assicurarle – scriveva il presidente nel suo messaggio – l’impegno della Repubblica Italiana a perseguire sempre più solidi rapporti con la Santa Sede per continuare a promuovere una visione del mondo e della convivenza tra i popoli fondata sulla pace, sulla garanzia dei diritti inviolabili e della dignità e la libertà per tutte le persone».

Durante il pontificato di papa Francesco, al quale era legato da un rapporto personale di stima e amicizia, Mattarella è stato in visita in Vaticano diverse volte. La prima, ufficiale, il 18 aprile 2015, alla quale aveva fatto seguito, il 10 giugno 2017, la visita di restituzione di Jorge Mario Bergoglio al Quirinale, caratterizzata anche dall’incontro con circa 200 studenti delle scuole elementari e medie provenienti dalle zone colpite dal terremoto: Lazio, Umbria, Abruzzo, Marche ed Emilia Romagna. Papa e presidente si erano visti poi anche a Bari, nel febbraio 2020, in occasione del grande incontro “Mediterraneo, frontiera di pace” e, lo stesso anno, al Campidoglio per l’appuntamento internazionale di preghiera per la pace organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio. Il 16 dicembre 2021, poi, un’altra udienza in Vaticano alla fine del primo mandato di Mattarella, con figli, nipoti e lo staff al completo. Era una visita di congedo, ma un mese dopo il presidente venne rieletto. Il 29 maggio 2023 il capo di Stato è stato ricevuto in Sala Clementina per essere insignito dal Papa del Premio Paolo VI.


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