Il viceministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli, ha aperto ieri alla Farnesina una Riunione di alto livello sulla strategia italiana del caffè. Alla riunione sono altresì intervenuti qualificati esponenti della Struttura di missione del Piano Mattei, di Cassa depositi e prestiti, dell’Organizzazione internazionale del caffè e di Unido, oltre a Giuseppe Lavazza e Andrea Illy, presidenti delle più grandi imprese italiane di settore in rappresentanza dell’intero comparto.
L’evento ha permesso di fare il punto sulle varie iniziative dell’Italia a favore di un sempre maggiore rafforzamento della sostenibilità nella filiera caffeicola. Al riguardo, il Vice Ministro Cirielli ha manifestato la necessità di mantenere una strategia ambiziosa in un settore in cui l’Italia è senz’altro uno dei Paesi leader al mondo. In particolare, il Vice Ministro ha segnalato l’importanza di intensificare le collaborazioni con l’Africa sia nell’ottica del Piano Mattei sia all’interno dell’Unione Europea e attraverso partner di rilievo come Unido, anche con l’obiettivo di diversificare e consolidare la produzione globale di caffè, trasformando in maniera sostenibile e resiliente le filiere nei Paesi partner.
Grazie all’azione del governo, l’Italia ha infatti assunto un ruolo chiave anche nella creazione del Fondo globale pubblico-privato per le filiere del caffè con CDP e Banca Mondiale lanciato in occasione del Vertice G7 di Borgo Egnazia e della ministeriale Sviluppo di Pescara dello scorso anno in vista della prossima COP30 di Belém. Giuseppe Lavazza, intervenuto anche in qualità di Presidente del Comitato Italiano del caffè, ha espresso grande apprezzamento per l’efficacia della strategia internazionale posta in essere dall’Italia, che consente al nostro Paese un posizionamento di assoluta rilevanza a livello internazionale anche a beneficio delle imprese italiane di settore.