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9 novembre 1938 ondata di violenza contro gli ebrei in tutta la Germania nazista

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Il Memoriale di Auschwitz ha scritto ieri su X: «9-10 novembre 1938, il Pogrom di novembre: un’ondata di violenza contro gli ebrei in tutta la Germania nazista. Centinaia le vittime (uccise o spinte al suicidio), 30 mila uomini arrestati e rinchiusi nei campi di concentramento, oltre mille sinagoghe incendiate, più di 7 mila attività commerciali ebraiche distrutte o devastate. In un articolo pubblicato la sera dell’11 novembre, Joseph Goebbels attribuiva gli eventi agli “istinti sani” del popolo tedesco. Il popolo tedesco è antisemita. Non intende veder limitati i propri diritti né essere provocato in futuro dai parassiti della razza ebraica. Il Pogrom segnava un punto di svolta nella persecuzione nazista degli ebrei da economica, politica e sociale, divenne fisica, con pestaggi, incarcerazioni e omicidi. Per questo non è solo il più grande Pogrom della storia, ma una tappa cruciale nel processo che portò allo sterminio. La notte dei cristalli (Kristallnacht) deve il nome ai frammenti di vetro che coprivano le strade dopo la devastazione di vetrine di negozi, edifici e sinagoghe di proprietà ebraica. Appena tre anni dopo il Pogrom di novembre iniziò lo sterminio fisico degli ebrei in Germania e nei territori europei occupati, prima con le fucilazioni di massa da parte degli Einsatzgruppen a est, poi nelle camere a gas dei campi di sterminio come Auschwitz. Esattamente quattro anni dopo, il 9 novembre 1942, un convoglio di mille ebrei deportati dai tedeschi dal distretto di Białystok giunse ad Auschwitz. 190 uomini e 104 donne furono registrati, le restanti 706 persone furono uccise nelle camere a gas».
 

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