Zelensky: l’Ucraina non colpisce i civili, la Russia sì

di Redazione ETI
7 Ottobre 2025 16:51 Aggiornato: 7 Ottobre 2025 16:51

Volodymyr Zelensky, ha rimarcato ieri su X l’inspiegabile crudeltà della Russia nei confronti della popolazione civile ucraina e la differenza con gli attacchi alle infrastrutture russe da parte dell’esercito ucraino:

«I russi non comprendono il costo dei blackout, delle sofferenze che il popolo ucraino affronta e sopporta durante questa guerra. Non è nemmeno una questione di moralità, che a loro manca, ma di percezione fisica. L’Ucraina non colpisce i civili. Ma i russi devono capire il prezzo di tutto questo. L’Ucraina risponde, colpendo obiettivi militari e infrastrutture energetiche che producono guadagni per Mosca. La Russia vende le sue risorse energetiche e utilizza quei fondi esclusivamente per finanziare la guerra».

«Per questo, le azioni dell’Ucraina sono assolutamente giustificate. Preferiremmo non doverle intraprendere. Vorremmo che non ci fosse alcuna guerra, ma i russi, per ora, non la pensano così. Per questo, solo la pressione può fermare il conflitto. Una pressione multidirezionale. Quella esercitata oggi dai Paesi occidentali non è sufficiente, né c’è abbastanza unità nell’applicarla. Serve maggiore pressione da parte degli Stati Uniti e dell’Europa. Quanto al Sud del mondo, non avvertiamo ancora alcuno sforzo da parte loro per spingere la Russia a cessare le ostilità. Il secondo fattore è la società russa stessa. Stanno uccidendo il nostro popolo: non possiamo permettere loro di sentirsi a proprio agio. Quando non saranno più a loro agio, inizieranno a fare delle domande ai loro capi».

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