UniCredit dovrebbe ottenere il via libera dell’antitrust europeo per l’acquisizione di Banco Bpm, dopo aver proposto la cessione di 206 filiali per rispondere alle preoccupazioni sulla concorrenza. Lo riferiscono fonti informate. Secondo una fonte Reuters, la Commissione Europea — autorità garante della concorrenza nei 27 Paesi dell’Ue — sarebbe favorevole all’integrazione bancaria per rafforzare gli istituti di credito nell’Unione Europea.
La maggior parte delle filiali da cedere, appartenenti a Banco Bpm, è situata nel Nord e Nord-Est dell’Italia, secondo quanto precisato dalle stesse fonti. La Commissione, che dovrà esprimersi sull’operazione entro il 19 giugno, ha scelto di non commentare.
L’offerta di UniCredit ha spinto il governo Meloni ad attivare il golden power per motivi di sicurezza nazionale, fissando alcune condizioni tra cui il mantenimento del rapporto tra prestiti e depositi di Banco Bpm per cinque anni dopo l’acquisizione. Un’ulteriore clausola vieta a UniCredit di ridurre le partecipazioni di Banco Bpm in titoli italiani legati ad Anima Holding, società di gestione acquisita da Banco Bpm a inizio anno. UniCredit ha contestato le condizioni imposte dal governo. L’udienza è prevista per il 9 luglio.
