Il 25 giugno, il presidente Trump ha dichiarato di prendere in considerazione diversi nomi per la guida della Federal Reserve, esprimendo la propria insoddisfazione nei confronti di Jerome Powell.
Mercoledì, durante un incontro con i giornalisti al vertice della Nato, è stato riferito che Trump ha valutato «tre o quattro persone» come possibili successori di Powell, il cui mandato terminerà a maggio 2026. Il presidente ha inoltre affermato che Powell «fortunatamente lascerà l’incarico a breve, perché è ritenuto poco efficace». Tra i principali candidati alla presidenza della Federal Reserve figurano il ministro del Tesoro Scott Bessent, l’attuale governatore Christopher Waller, l’ex governatore Kevin Warsh e il direttore del Consiglio Economico Nazionale Kevin Hassett.
Powell è stato più volte criticato per la mancata riduzione dei tassi di interesse: un abbassamento dei tassi potrebbe contribuire a ridurre la spesa per interessi del debito pubblico federale, attualmente stimati in 900 miliardi di dollari. Secondo le ultime previsioni del Congressional Budget Office, gli interessi netti ammonteranno a 952 miliardi nel 2025.
Kevin Hassett non ha confermato colloqui con il presidente circa la scelta del successore di Powell, limitandosi a osservare che la decisione finale spetterà al presidente e che è improbabile che venga confermato Powell. All’inizio dell’anno, Powell aveva dichiarato che la Federal Reserve non aveva fretta di ridurre i tassi, in considerazione dell’effetto che i dazi introdotti dall’amministrazione Trump avrebbero potuto avere sull’inflazione. Al Parlamento aveva detto che «le aspettative di tale livello e gli effetti economici connessi avevano raggiunto il picco ad aprile, per poi diminuire», ma ha aggiunto che l’aumento dei dazi probabilmente farà salire i prezzi e influenzerà l’attività economica. Attualmente, il tasso d’inflazione annuo registrato a maggio si attesta al 2,4 per cento, secondo il Bureau of Labor Statistics. Trump ha suggerito che Powell avrebbe potuto ridurre prima i tassi, intervenendo successivamente con un aumento qualora i prezzi fossero aumentati.
Powell, nominato nel 2012 da Barack Obama come membro del Consiglio dei Governatori della Federal Reserve, era stato scelto da Trump nel 2017 per succedere a Janet Yellen e confermato dal Senato nel 2018 con un ampio consenso. Joe Biden aveva deciso di confermare Powell al termine del suo primo mandato, nel 2022. La presidenza della Federal Reserve, l’equivalente della Banca Centrale negli Stati Uniti, ha durata quadriennale, ma è possibile la riconferma per mandati successivi previa approvazione del Senato.